Arrestati dalla Polizia due rapinatori a Battipaglia. Si tratta di due giovani di Eboli (SA), i quali, con modalità di tipo “predatorio”, hanno dapprima seguito due donne a bordo di un’autovettura per poi mettere a segno la rapina della borsa di una delle due malcapitate, approfittando del momento ritenuto più favorevole.
Le due donne, che stavano rincasando a bordo dell’autovettura ignare di essere seguite da un’automobile con a bordo i due malfattori, giunte nei pressi della rampa che conduce ai box sottostanti all’abitazione di proprietà della conducente del veicolo sono state avvicinate da uno dei due rapinatori che ha aperto lo sportello lato passeggero ed ha strappato la borsa dalle mani della vittima 73enne.
Quest’ultima, nel tentativo di difendersi dal furto ha opposto resistenza, ingaggiando una colluttazione col ladro, riportando lesioni al polso ed al braccio destro giudicate successivamente guaribili in giorni 7 s.c. dai medici dell’Ospedale di Battipaglia.
A seguito della segnalazione della rapina, gli agenti del locale Commissariato di Pubblica Sicurezza, giunti immediatamente sul posto, hanno avviato una meticolosa attività info – investigativa che ha consentito di individuare due giovani ritenuti responsabili del reato: Massimo Petrillo, di anni 29, e Pierpaolo Marotta, di anni 37, entrambi nati e residenti a Eboli (SA), già noti alle forze dell’ordine per diversi precedenti di Polizia.
Raccolte le prove della loro colpevolezza, i poliziotti hanno attivato le ricerche dei due malfattori e, nella tarda serata li hanno bloccati entrambi nel centro cittadino ebolitano, arrestandoli per rapina impropria e lesioni personali in concorso.
L’autovettura utilizzata dai due rapinatori, la cui disponibilità era riconducibile al Marotta, è stata sottoposta a sequestro anche perché è risultata non coperta da polizza assicurativa per responsabilità civile. A quest’ultimo, inoltre, è stato contestato anche il reato di guida senza patente perché mai conseguita.
I due arrestati, come disposto dall’Autorità Giudiziaria, sono stati condotti presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari in attesa di essere sottoposti al rito direttissimo.