Clima politico a Baronissi in fermento in vista delle prossime amministrative. Lo scorso 28 marzo il candidato sindaco Luca Galdi e la ex consigliera Agnese Coppola Negri sono stati sospesi dal PD. La loro sospensione dal partito democratico avrà una durata di due anni, mentre per Galdi c’è anche la cancellazione dall’albo degli elettori e dall’anagrafe degli iscritti, per l’anno in corso e quello successivo. I due hanno hanno presentato ricorso per impugnare il provvedimento messo in atto. “Non ho possibilità di interferenza sul giudizio della commissione di garanzia – ha commentato così il segretario provinciale, Enzo Luciano, – che ha valutato nel primo caso (Galdi) una candidatura contraria a quella di Gianfranco Valiante, nel secondo (Coppola Negri) l’aver contribuito allo scioglimento del Consiglio votando la sfiducia. Ci si è limitati a prendere atto di un dato di fatto. Mi rendo conto che la situazione è spiacevole, ma lo sono altrettanto quelle che l’hanno determinata. Sono circostanze che si possono verificare, ma il nostro statuto parla chiaro. Non è corretto parlare di due candidature Pd. Ce n’è una, ed è quella di Gianfranco Valiante”.. Tutto inizia lo scorso 16 gennaio con una nota dove il Coordinamento del circolo Pd “Marcello Torre” di Baronissi all’unanimità ha deciso di ricandidare Gianfranco Valiante a Sindaco di Baronissi “premiando l’impegno ed i risultati conseguiti in questi anni dalla sua amministrazione”, nella convinzione che egli “sia l’amministratore più adatto a portare avanti il proficuo percorso di cambiamento avviato…”. Il 20 febbraio il Coordinamento del circolo PD di Baronissi, con voto unanime, considerata la palese e grave violazione delle norme statutarie che regolano la vita del partito, ha chiesto al Segretario provinciale del Pd ed alla Commissione provinciale di Garanzia, l’adozione dei provvedimenti previsti dallo statuto. In data 28 marzo 2019 la Commissione provinciale di Garanzia, nel pieno rispetto dell’iter previsto dalle norme statutarie del Pd, comunica al segretario del circolo la decisione della sospensione. Il Partito Democratico è una comunità fatta di uomini e donne che vi aderiscono liberamente – prosegue il Coordinamento- una comunità è fatta di regole e consuetudini, e funziona ed è credibile se queste vengono rispettate e valgono per tutti, tanto più se trattasi di soggetti che si candidano alla guida della comunità. Se il Partito Democratico uscito dalle primarie vuole recuperare il ruolo che gli compete, deve rimettere al primo posto l’interesse della gente, così come è stato fatto a Baronissi in questi anni. Le ambizioni personali, per quanto legittime, vengono dopo. I particolarismi vanno messi al bando! In questi cinque anni di sindacato di Gianfranco Valiante – conclude il Coordinamento – Baronissi è cresciuta, è andata avanti, è diventata ancora più bella e invidiata da tutti. Gianfranco Valiante ha dimostrato con l’impegno, la dedizione ed il sacrificio di saperla amare. Vogliamo che Baronissi cresca ancora, con progetti sempre più ambiziosi, lo vogliamo fare con Gianfranco Valiante che è una persona perbene. Non si sono fatte attendere le risposte dei due diretti interessati. “La sospensione è avvenuta con una notifica del Presidente della Commissione di Garanzia ma è solo un modo per accelerare e condizionare il voto a livello amministrativo – queste le parole del candidato sindaco Luca Galdi – Il provvedimento adottato, da un punto di vista tecnico, presenta una serie di lacune perché adottato da una Commissione che di chiara a verbale di non essere costituita in numero legale. Si tratta chiaramente di un atto politico” “Noi abbiamo preso una strada alternativa perché riteniamo che la città debba avere la possibilità di scegliere non subire imposizioni calate dall’alto. L’imposizione nasce perchè su Baronissi si vogliono continuare a spendere le cambiali politiche del Pd provinciale. Il Pd si preoccupa delle scelte di Luca Galdi però mantiente l’assoluto silenzio su Valiante che, nonostante non sia più Sindaco, continua a ricoprire ruoli nel CdA del Piano di zona e del Gal. Questo si dimostra – ha concluso l’ex assessore al ramo urbanistico – l’ennesimo modo per tenere ben stretta la poltrona segno che c’è la chiara volontà di occupare i posti di potere”. L’ex consigliere Coppola Negri ha aggiunto: “La riunione per la scelta del candidato sindaco si è tenuta a Salerno e non a Baronissi. È stata un’imposizione da parte del direttivo che non ho condiviso. Io tra il partito e Baronissi sceglierò sempre Baronissi”.
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