BARONISSI. Dopo l’aggressione subita Serena torna nel suo negozio: “Sono ancora provata” - Le Cronache
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BARONISSI. Dopo l’aggressione subita Serena torna nel suo negozio: “Sono ancora provata”

BARONISSI. Dopo l’aggressione subita Serena torna nel suo negozio: “Sono ancora provata”

di Mario Rinaldi
Ad un mese esatto dalla drammatica aggressione, Serena Vicinanza è tornata ieri mattina a lavoro nella sua boutique di piazza Mercato a Baronissi. Ad annunciarlo è stato il sindaco, Gianfranco Valiante, che insieme al comandante della polizia municipale, Francesco Tolino, è andato a fare visita all’interno della boutique da lei gestita, dove un mese fa si consumò la tragica aggressione. “Ancora molto provata psicologicamente e con non lievi problemi fisici – ha annunciato il primo cittadino – Serena ha trovato il coraggio di tornare alla normalità. A Serena il nostro augurio di superare al più presto ogni disagio. Alle istituzioni il compito di evitare che tali tragici eventi si ripetano”. Non se la sente di parlare Serena: “sono ancora molto provata” ha detto. Motivo per il quale ha affidato al suo avvocato, Luigia di Mauro, il compito di diffondere informazioni sulla vicenda legale, in riferimento alla quale è stata sporta denuncia nei confronti del suo aggressore, M.P. 27enne del posto, che risiede proprio nella palazzina dove si trova il negozio della donna. “Esprimiamo viva soddisfazione per i provvedimenti assunti dalla Procura cui va la nostra profonda gratitudine”, ha detto il legale di Serena. Il provvedimento cui si riferisce l’avvocato è quello della misura restrittiva dell’obbligo di dimora presso un’apposita casa di cura con libertà vigilata. “La misura adottata – ha aggiunto il legale – restituisce a Serena un minimo di tranquillità e le consente di affrontare con maggiore distensione questo terribile trauma che spera di mettere alle spalle al più presto. Siamo sicuri altresì e collaboreremo in tal senso che la Magistratura continuerà ad indagare anche per verificare eventuali responsabilità in capo ai soggetti che non hanno vigilato e/o adottato provvedimenti idonei per evitare questa drammatica vicenda”. Il ragazzo, l’altro ieri è comparso dinnanzi al Gip per l’interrogatorio di garanzia, assistito dall’avvocato Carmelina Maiorino, nel corso del quale ha mostrato pentimento per l’accaduto, promettendo altresì di chiedere scusa alla vittima dell’aggressione. Il Gip ha ritenuto il ragazzo “socialmente pericoloso”. A quanto pare, secondo le risultanze derivanti dall’indagine a suo carico, già dal 2021 il giovane starebbe tormentando la 34enne, minacciata di morte a più riprese e accusata dal suo aggressore di avergli procurato il trattamento sanitario obbligatorio, cui è sottoposto già da tempo per atteggiamenti ritenuti deliranti e perpetrati fino al giorno dell’aggressione avvenuta lo scorso 8 dicembre. Una circostanza che poteva sicuramente avere conseguenze più gravi se non fosse stato per il pronto intervento di alcune persone che erano nel bar accanto, che hanno protetto la donna dall’incontrollata ed ingiustificata furia del suo aggressore. Serena, colta di sorpresa, venne colpita con oltre dieci pugni al volto causandole forti perdite di sangue. Dopo essere stata soccorsa in loco, fu trasportata in ospedale per le cure del caso. Oggi, la 34enne sta discretamente bene, ha recuperato gran parte della salute fisica e, con grande forza di volontà, ha deciso di tornare sul posto di lavoro. Chiaramente, è ancora scossa dal forte trauma psicologico, che probabilmente nemmeno il tempo riuscirà a far superare. Ma la sua forza di volontà, unita alla voglia di ricominciare, le ha permesso di rimettersi in carreggiata per continuare a coltivare i suoi sogni e a riprendersi in mano la sua vita. Nel frattempo, in attesa di conoscere le determinazioni dei magistrati, il suo aggressore rimarrà piantonato presso la casa di cura, sorvegliato h24 dal personale sanitario. Come annunciato dal legale di Serena, bisognerà verificare se verranno attribuite ulteriori responsabilità nei confronti di chi avrebbe dovuto vigilare nei confronti del ragazzo, che già in passato ha manifestato disturbi di natura psicologica. Nella speranza che questa esperienza possa presto diventare solo un brutto ricordo.