«Non è più il tempo dei rinvii alle calende greche! Le questioni importanti vanno affrontate di petto e con risolutezza per evitare l’inconcludenza. Ora servono i fatti, scelte concrete sulla individuazione della sede in cui allocare la Caserma dei Vigili urbani». Così la consigliera Barbara Figliolia, presidente della commissione Politiche Sociali rinnova l’appello a trovare una soluzione idonea per trasferire nell’immediato il comando dei vigili urbani di Salerno, oggi ospite presso una struttura fatiscente di via dei Carrari. «Sulla questione del trasferimento del Comando dei Vigili ritengo opportuno ritornarci, perchè si deve assolutamente reperire una nuova sede, dal momento che l’attuale si trova in una palazzina che il tempo ha usurato, resa fatiscente ed è complicato raggiungerla. Nei prossimi giorni mi impegnerò con determinazione ed ostinazione ad invitare l’assessore al ramo, il dott. Claudio Tringali, a compiere con una delegazione di Consiglieri un sopralluogo in alcuni edifici comunali in cui potrebbe esserci la possibilità di sistemare il Comando dei Vigili, le cui difficoltà, come si sa, si ripercuotono negativamente sulla macchina comunale, dal momento che i compiti che svolgono sono essenziali per il suo buon funzionamento – ha aggiunto la Figliolia – Nel recente passato sono state fatte diverse proposte, che è iI caso di rispolverare per passare dalle parole ai fatti e perché definitivamente si capisca se qualcuna di esse è ancora praticabile. Ricordo, per es, che qualche anno fa era stata proposta come sede l’edificio che attualmente ospita l’Anagrafe di Via Picarielli, come anche l’area del bocciodromo di Santa Margherita di Pastena, dove costruire ex novo una Caserma. Senza dimenticare la Palazzina Liberty di Fratte, che purtroppo è preda di vandali, vegeta nell’abbandono ed è alla mercé di bulli. Penso che mai come in questo caso per la soluzione di un problema che si sta trascinando da molto tempo occorra davvero la volontà politica. Abbiamo il dovere delle scelte operative senza più procrastinarle».
