di Andrea Pellegrino
Scoppia il caso sulla nomina di Nino Criscuolo all’interno del comitato di gestione dell’autorità portuale “Mar Tirreno Centrale”. Nonostante la designazione da parte del primo cittadino di Salerno, Vincenzo Napoli, il nome dell’ex consigliere comunale non compare nella delibera che costituisce il comitato di gestione presieduto da Pietro Spirito. Con molta probabilità, Criscuolo sarebbe incappato nelle norme di inconferibilità, avendo ricoperto fino a qualche mese fa la carica di consigliere comunale della città di Salerno. Così nelle more della definizione del procedimento di nomina definitivo, Il presidente Pietro Spirito si sarebbe limitato a definire un primo comitato per l’adozione delle prime delibere. Da definire, inoltre, c’è anche un altro caso. Riguarda Gerardo Calabrese, ex assessore comunale di Salerno all’ambiente finito alla guida del Cgs, società a totale capitale pubblico collegata al Consorzio Asi. Anche in questo caso ci sarebbe la segnalazione rispetto all’inconferibilità della nomina all’ex assessore comunale. La vicenda sarebbe stata trasferita nelle mani del direttore generale della struttura (responsabile dell’anticorruzione e trasparenza) ma ad oggi non ci sarebbe ancora nessuna notizia.