Atti vandalici contro la sede della Cgil: «Non ci fermeremo dinanzi a questo» - Le Cronache
Salerno

Atti vandalici contro la sede della Cgil: «Non ci fermeremo dinanzi a questo»

Atti vandalici contro la sede della Cgil: «Non ci fermeremo dinanzi a questo»

di Erika Noschese
Ancora un atto intimidatorio ai danni della sede di Corso Garibaldi della Cgil di Salerno. Ignoti, nella mattinata di ieri, hanno imbrattato i muri della sede Inca con scritte riconducibili a no vax. «Un vero e proprio atto intimidatorio nei nostri confronti – ha dichiarato il segretario generale Antonio Apadula – Questa aggressione vile e deplorevole si aggiunge al lungo elenco di attacchi a sedi sindacali della nostra organizzazione, prese di mira da forze No Vax e riconducibili a nuovi fascismi, il cui scopo è quello di colpire i soggetti della rappresentanza collettiva, unici presidi di democrazia a salvaguardia dei diritti». Contro questo gesto ignobile, come ha confermato il segretario Apadula, la Cgil di Salerno intraprenderà ogni azione valida per assicurare alla giustizia gli autori di questo scempio e per tutelare la propria immagine. «Non ci fermeremo. Non ci fermeranno. Abbiamo la necessità di aprire immediatamente tutti insieme una riflessione seria su quanto sta avvenendo. Non possiamo in alcun modo trattare con superficialità quanto accaduto. Non possiamo tollerare che qualcuno possa minacciare o intimidire il lavoro di quanti si battono per tutelare i diritti di ciascuno e la stessa democrazia – ha aggiunto il segretario generale – Questa è una battaglia comune a cui tutte le forze civili e democratiche hanno il dovere di contribuire. Questo episodio, infatti, non è un caso a se stante e non lo è neppure il metodo fascista che utilizzano taluni. Il nostro è un appello sentito e accorato a coloro che intendono difendere la nostra democrazia e porsi, quindi al nostro fianco. Noi continueremo a svolgere la nostra attività. Non ci lasceremo intimidire. A testa alta per difendere i diritti di tutti e di ciascuno». Purtroppo, non è la prima volta che le sedi della Cgil a Salerno vengono prese di mira da estremisti di destra. «Ormai opinioni e frasi che parevano innocue a gran parte della popolazione italiana fino a qualche tempo fa, si stanno trasformando in eventi concreti che puntano ad un obiettivo ben preciso,
“Minare la tenuta democratica del paese”. Iniziando proprio dai luoghi che attualmente sono i più rappresentativi, simbolo dell’aggregazione e della formazione delle coscienze di tutti i cittadini che si riconoscono liberamente nei principi e nei valori della Confederazione Generale Italiana del Lavoro – ha dichiarato il segretario della Filt Cgil Salerno Gerardo Arpino – Ripudiamo fermamente ogni forma di violenza e sicuramente non lasceremo scalfire minimamente la nostra integrità da chi utilizza ogni mezzo dissacratorio per cercare di impaurire e di mortificare la Cgil». A parlare di atto intimidatorio il segretario della Fp Cgil Antonio Capezzuto: «La sede della Cgil Salerno è stata vittima di un atto vile che prova a intimidire ed attaccare il nostro ruolo di presidio democratico del territorio e del Paese. Sono segnali intimidatori di cui occorre individuare i responsabili. E’ evidente che non si tratta di episodi isolati, ma che dietro c’è una regia precisa contro le organizzazioni democratiche e una strategia oscurantista il cui primo atto è stato l’attacco alla Cgil nazionale. Terremo la schiena non dritta, drittissima, di fronte ad un attacco vigliacco e ingiustificabile – ha detto Capezzuto – È il segnale che non bisogna abbassare la guardia». Alla Cgil è giunta la solidarietà dell’associazione Memoria in Movimento, attraverso il presidente Angelo Orientale: «O i fascisti o i rossobruni anche cambiando l’ordine dei fattori il prodotto non cambia. Questa potrebbe essere la sintesi dell’ulteriore atto intimidatorio ai danni della Cgil salernitana, la casa dei lavoratori. Di tutti i lavoratori. Dopo Casa Pound di qualche mese fa oggi i cosiddetti no vax. Tra l’altro quest’ultimi da tempo stanno riempendo i muri della nostra città di queste scritte, quasi sempre anche incomprensibili – ha attaccato Orientale – Questi “soggetti” non hanno neanche il coraggio di “metterci la faccia” organizzando una qualsiasi iniziativa pubblica, almeno dire cosa propongono, che vogliono, in poche parole, ammesso che lo abbiano, un “respiro” di idee e di analisi. Quello che più mi colpisce però è la tempistica: è un caso che tutte queste scritte iniziano ad apparire contemporaneamente alla commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell’emergenza covid? O all’indomani della strage di lavoratori registrati ieri? Veri e propri assassini sul lavoro causati e provocati anche grazie alla liberalizzazione dei sub appalti a cascata emanati lo scorso mese di marzo dal governo Meloni. Questa “tempistica” mi induce a pensare che la “sintonia” tra i cosiddetti rossobruni e le anime più estreme della destra con l’attuale partito di maggioranza relativa è palese. Ogni attacco alla Cgil è un attacco alla democrazia e alla Costituzione lo considero un attacco a chi faticosamente cerca di contrastare le politiche repressive e di eliminazione di qualsiasi diritto nei luoghi di lavoro».