di Pina Ferro
Morte dello chef di Tramonti Carmine Abate: laCorte di Appello haa ssolto, per non aver commesso il fatto, i proprietari del ristorannte all’interno del quale lavorava lo chef ed il proprietario della montagna da cui si è staccaato il masso che ha uccisp Abate. I giudici della Corte di Appello di Salerno hanno assoclto Zacccaria Pinto e Rosa Staiani , titolari del ristoprante Da Zaccaria ( in primo grado condannnati a un anno e sei mesi) e il proprioetario della montagna Vincenzo Barbaro. Sembra che unico responsabile dell’accaduto sia da individuare nell’Anas ( in ogni caso il reato è stato prescritto). Nel collegio difensivo gli avvocati Luigi Gargiulo e Carmine Giovine. Adesso le parti civili costituitesi nel processo dovranno attendere di conoscere le motivazioni dell’assoluzione e decidere se andare in Cassazione. Era il 2 gennaio 2010 quandon Abate, simpaticamente chiamato ‘o Cheffone (sceffone), ossia il grande chef, per via della sua stazza perse la vita sotto il cedimento del costone roccioso sovrastante il ristorante “Zaccaria” di Atrani. Lo chef fu schiato,morìm soffocato da un masso di di circa sette metri cubi. Quel giorno era arrivato in ritardo al lavoro in quanto era stato bloccato da uno smottamento che aveva incontrato lungo la strada che percorreva ogno giorno per andare a lavoro. Un ritardo che quel giorno non gli è servito a salvargli la vita. Lo chef, spirato alla prematura età di 43 anni, ha lasciato la moglie Lidia e due figlie, Maria e Sara, che al momento della tragedia erano minorenni.