Oggi, la XIX edizione dei Concerti d’Estate di Villa Guariglia in tour firmata da Antonia Willburger, ospiterà nell’Area Archeologica di Fratte il concerto presentazione del progetto di Marcelo Miranda e Fernanda Ferretti
Di DAVIDE NAIMOLI
Atmosfere medievali questa sera, nell’area archeologica di Fratte, per il cartellone della XIX edizione dei Concerti d’ Estate di Villa Guariglia in tour, firmato da Antonia Willburger. Il festival, ospiterà l’Esperito Mundo che proporrà, alle ore 21, il duo Olam Ein Sof con Marcelo Miranda compositore, Chitarra, Mandolino, Cetra e Charango e Fernanda Ferretti Chitarra, Voce, Percussioni e mandolino. Tra folk, mitologie e musiche medievali, distaccato dalla realtà e interessato all’archeologia di sensazioni e suggestioni vetuste, perdute, tra suoni arcaici, tematiche esoteriche e letterarie, occultismo e pessimismo storico sono le fondamenta contenutistiche del cosiddetto neo-folk. Etnismo, fascinazioni runiche, gnosticismo, atmosfere noir e misticismo fanno dell’apocalyptic folk una specie di poetica crowleyana in bilico tra ambient bucolico e suoni acustici. Seguendo l’estetica di una nuova deriva tradizionale, più dark e sincretica, dal tenore quasi religioso, troviamo gli Olam Ein Sof, nome cabalistico, dal significato complesso, ma traducibile con ‘infiniti mondi’ (come l’arte, senza frontiere e trascendentale). La band suona tra fiere medievali e concerti, tra il Sud America e l’Europa ‘latina’, evidenziando che questo duo interagisce (nelle sue esibizioni) con altri tipi di arte, come danza, letteratura e arti visive. La loro discografia comprende cinque album: “Immram” (2004), “Celtic Mythology” (2005), “Dark Moon” (demo cd 2006), “Ethereal Dimensions” (2010) ed infine l’ultimo progetto “Reino de Cramfer” , che verrà presentato a Salerno. “Reino de Cramfer” è un luogo cosmico, profondo e con infinite possibilità; i brani ci trasportano tra galassie e altre dimensioni, tra miti e antiche storie; è anche il primo disco con testi in lingua portoghese e per esso sono stati utilizzati strumenti classici, come chitarre acustiche, mandolino, charango, cuatro venezuelano, citara vox, arpa, flauto. Un album che ha una bellezza mistica, che cresce ascolto dopo ascolto; “Reino de Cramfer” è un percorso magico, tra suoni medievali, folk, utili per intrecciare l’unicità di questo ipotetico viaggio mentale.