di Marco Califano
Continua la protesta dei lavoratori della Treofan di Battipaglia. L’azienda, da poco acquistata da una multinazionale indiana, ha messo a rischio di licenziamento 78 famiglie che non ci stanno a perdere in questo modo il posto di lavoro. E’ da circa una settimana che i lavoratori sono impegnati in un sit-in permanente, per difendere i propri diritti e il proprio lavoro. Intanto ieri si è tenuta un’assemblea proprio presso il presidio permanente in cui sono formalizzate le richieste più urgenti. L’assemblea si è svolta all’esterno dell’azienda e alla presenza dei lavoratori che sono in sciopero. Presenti le principali sigle sindacali, rappresentate dai rispettivi segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Arturo Sessa, Gerardo Ceres e Gerardo Pirone. Inoltre presenti anche i segretari generali di categoria, Antonio Apadula, Gerardo Giliberti e Alessandro Antoniello. Non hanno fatto mancare la loro presenza, inoltre, la Rsu aziendale e il sindaco di Battipaglia Cecilia Francese che hanno affrontanti tutte le problematiche della vertenza unitamente ai lavoratori per cercare un accordo comune sulle richieste da porre. La condanna unanime rilevata durante la riunione delle organizzazioni sindacali riguarda principalmente la sospensione degli approvvigionamenti di materia prima e la conseguente sospensione della produzione, chiedendo la normale ripresa delle attività. Inoltre, a fine assemblea, si è concordato di definire in tempi rapidi l’incontro presso il Mise, preso anche atto dell’impegno del ministro Di Maio in occasione della visita al presdio dello scorso 26 dicembre. Inoltre l’intenzione di costruire un coordinamento di tutte le Rsu azienda i per rafforzare i livelli di solidarietà del territorio e istituire presso il comune di Battipaglia un tavolo di crisi sulla vertenza Treofan. Intanto prosegue a oltranza il presidio dei lavoratori.