Questa volta ad essere intervistato è Vicepresidente dell’Asd Granata Sociale Salerno il quale attraverso le risposte alle domande che gli sono state poste ci permetterà di capire quali sono gli obiettivi che tale associazione intende perseguire
Nel mese scorso è stata organizzata la presentazione dell’associazione sportiva Granata Sociale Salerno, che dei ragazzi hanno deciso di fondare. L’obiettivo dell’associazione è l’inclusione sociale ed accoglie tutte le persone sorde, in modo che possano sentirsi valorizzate all’interno dello sport. Sono stati poi votati anche coloro che la guideranno: Roberto Eduardo Perotti Presidente, Vincenzo Russo VicePresidente, Davide Zamballetti, Davide Vitolo e Giuseppe Ferrara Consiglieri, che oggi intervisteremo.
Com’è nata quest’associazione e per quale motivo avete deciso di fondarla?
“Tutto questo è stato ideato inizialmente da Roberto, che propose poi agli altri ragazzi, adesso membri del consiglio dell’Asd, di farne parte e di dargli una mano”.
I vostri obiettivi che vi siete posti?
“Come abbiamo dichiarato i vari giornali e scritto sullo statuto, il nostro obiettivo principale è l’inclusione sociale. I ragazzi sordi ed ovviamente anche altri con qualsiasi tipo di disabilità, devono sentirsi valorizzati all’interno dello sport: il calcio, basket, pallacanestro e altri; questa è la nostra vera battaglia”.
Qual è il target di persone che hanno deciso di iscriversi all’associazione?
“Si tratta di studenti, giovani e adulti che hanno deciso di sostenere i nostri obiettivi e temi dell’associazione”.
Nell’Asd potranno iscriversi solo coloro che tifano Salernitana o altre squadre?
“L’Asd è aperta a tutti, tutti hanno la possibilità di tesserarsi e farne parte, anche i non sordi. Sentire anche il loro sostegno sulla nostra battaglia è un motivo in più di continuare a portare l’associazione avanti”.
Com’è il rapporto con le istituzioni locali?
“Abbiamo delle idee nel cassetto, già proposte all’amministrazione Salernitana. A breve, al prossimo incontro, verranno dette le prossime iniziative che organizzeremo”.
Oggi i ragazzi sordi e altri con altre disabilità, vengono valorizzati nel mondo dello sport?
“Non possiamo negare, ovviamente, che buona parte viene valorizzata. Abbiamo visto soprattutto alle ultime olimpiadi e in altre occasioni, ragazzi sordi ed altri con altre disabilità, aver raggiunto livelli alti che mai nessuno si sarebbe aspettato. Solo che c’è ancora la convinzione di alcuni dirigenti sportivi, che i disabili siano quel punto che potrebbero portare alla perdita di una partita. Il nostro obiettivo, oltre a quello abbiamo già ribadito, sarà quello di combattere soprattutto l’idea della diversità”.
Nicola Celentano