Una buona notizia per l’utenza, meno buona per le aziende. Arrivano i nuovi biglietti aziendali per le ditte di trasporto della Regione Campania aderenti alla tariffazione del consorzio Unico. La decisione è stata presa dalla Giunta regionale della Campania, riunitasi nella giornata di ieri, deliberando in tal senso su proposta dell’assessore ai trsporti, Sergio Vetrella, e dando continuità a quanto già stabilito con la delibera 611 del 19 ottobre 2012. Il biglietto Unico non sparirà: la tariffazione integrata resterà attivo per agevolare gli interscambi di mezzi di trasporto da un provincia all’altra del territorio regionale.
La differenza con la delibera 611. Il nuovo testo regionale stabilisce una riduzione del costo del biglietto per ogni singola aizenda pari ad un minimo del 15% per il biglietto di corsa semplice e al 10% per tutte le altre categorie di titoli di viaggio (giornaliero, giornaliero week end e carnet pluricorse). Insomma, se si prende ad esempio il Cstp e l’eventuale istituzione di un biglietto in proprio, il costo del titolo di viaggio passerà da un euro e 20 attuale ad un euro e 2 centesimi, con una contrazione di ben 18 centesimi di euro. Rispetto alla prima delibera regionale di ottobre è aumentata la percentuale di diminuzione del costo del biglietto: la delibera 611, infatti, prevedeva una contrazione del 10%. Una riduzione alla quale le aziende si opposero fortemente.
Già, perché in questo modo, se da un lato si agevolano gli utenti che pagheranno di meno, dall’altro le aziende ne escono piuttosto indebolite: i ricavi da traffico entreranno sì direttamente nelle casse dell’azienda, ma con una notevole flessione di flusso. Una sorta di coperta troppo corta, insomma.
Ma alle ditte di trasporto è data anche la possibilità di istituire un servizio di bigliettazione a bordo con un costo del titolo di viaggio maggiorato massimo del 30% del costo di base del ticket, arrotondato a 50 centesimi di euro.
L’attuale assetto tariffario di Unico Campania e quello per singola azienda resterà in vigore fino al 30 aprile 2014.
Il punto di discussione, nonostante comunque la bontà di base dell’iniziativa, resta quello della flessione del costo del biglietto su cui, come detto, imprese ed addetti ai lavori del settore ebbero da ridire già quando si parlava del solo 10% di diminuzione del costo del titolo di viaggio proprio delle aziende. Perché se da un lato, la Regione Campania intende incentivare le aziende a camminare sulle proprie gambe tramite i ricavi da traffico, dall’altro, interviene in termini di tariffe nella direzione opposta, ovvero in quella della riduzione. Certo, la scelta di adottare il biglietto in proprio resta di ogni singola ditta, ma i presupposti non inducono certamente a lasciare UnicoCampania.
Cstp: Le quote aspettano ancora di essere optate. Ci sono 340 mila euro di quote inoptate e nessuno che se le prenda ancora. Il tempo scorre inesorabile e il Cstp, entro il 31 marzo, dovrà completare il puzzle ricapitalizzazione. Le quote societarie dei Comuni di Pagani, Mercato San Severino e Nocera Superiore sono ancora lì. Con la Provincia che non può muovere la propria economia in virtù dello sforamento del Patto di Stabilità 2012, c’è il solo Comune di Salerno che, al momento, potrebbe farsi carico di una parte delle quote. Per il resto, è tabula rasa. Intanto, i sindacati sollecitano nuovamente l’azienda per quel che concerne l’accesso agli atti inerente le collaborazioni esterne e le consulenze. Una richiesta inoltrata quasi un mese fa e rimasta inascoltata. Sindacati che minacciano di adire le vie legali in caso di mancato riscontro entro i tempi stabiliti dalla legge.
27 marzo 2013