di Monica De Santis
Ed anche giugno sta finendo. Mai a Salerno, neanche in piena pandemia, si era dovuto attendere tanto per sapere se ci fosse oppure no uno spazio all’aperto da destinare ad operatori e associazioni culturali per manifestazioni e spettacoli estivi. Non era mai successo, almeno negli ultimi dieci anni. Non era mai successo ed ora sta succedendo. Ad oggi ancora non si sa se l’Arena al Parco Arbostella, che dovrebbe sostituire l’Arena al Parco del Mercatello, realizzata la scorsa estata, su volontà dell’allora assessore Antonia Willburguer, e che fu realiazzata in sostituzione dell’Arena del Mare montata solo per il Sea Sun e per il Premio Charlot (di più non fu possibile causa perdite economiche troppo elevate da parte di Salerno Mobilità), verrà realizzata. Un’altra fumata nera, quella che si è registrata ieri mattina a Palazzo di Città, dove il consulente del sindaco alla cultura Ermanno Guerra ha incontrato Imma Caracciuolo, che insieme con il marito Arturo Esposito gestiscono il Teatro Arbostella, ed Ugo Piastrella presidente de “La Città Teatrale” associazione che racchiude tutti i teatri privati cittadini. Un incontro nel quale si è parlato appunto dell’Arena da realizzare all’esterno del Teatro Arbostella. Uno spazio che dovrebbe accogliere 450 persone e che dovrebbe essere fruibile dal 30 luglio e fino alla prima settimana di settembre. E mentre la Caracciuolo e Piastrella, hanno anche già ipotizzato una serie di spettacoli, con ingresso gratuito, dal Comune l’ok non è ancora arrivato. Nell’incontro di ieri mattina, pare, infatti, che il consulente del sindaco alla cultura Ermanno Guerra, abbia detto ai convocati che si stanno cercando i fondi per il montaggio e l’allestimento dell’Arena, e che si dovrà attendere ancora qualche giorno, al massimo fino alla fine della settimana prima di avere una risposta definitiva. Dunque un’altra fumata nera, che rallenta ancor di più la programmazione estiva salernitana già povera rispetto alle precedenti estati. E sì, perchè anche se il primo cittadino ha più volte ribadito che Salerno sta offrendo un’ampia programmazione e che è una città viva sotto il profilo culturale, non si può non sottolineare che gli appuntamenti offerti fino a questo momento (ad esclusione dell’evento di sabato scorso sulla spiaggia di Santa Teresa) sono riusciti e riusciranno ad accontentare meno del 2% della popolazione (e ci siamo tenuti molto larghi).