Arechi pronto ad ospitare gli Europei 2032 - Le Cronache Attualità
Attualità Salerno

Arechi pronto ad ospitare gli Europei 2032

Arechi pronto ad ospitare gli Europei 2032

di Erika Noschese

Prima il campo Volpe, poi lo stadio Arechi. La campagna elettorale di Vincenzo De Luca passa, ancora una volta, per lo sport. Così ieri mattina è stato presentato il plastico del nuovo Stadio Arechi, ma prima il governatore, accompagnato dal presidente della U.S. Salernitana 1919 Maurizio Milan, si è recato in via Allende per assistere ai lavori di demolizione del campo Volpe e del Palatulimieri. «È una giornata importante, prima di tutto per una ragione: ancora una volta si è dimostrato che quando De Luca dà la sua parola, quella parola viene mantenuta. Ed è questo ciò che conta davvero. Tutto il resto, almeno per quanto mi riguarda, è aria fritta. Ci eravamo assunti un impegno in un momento difficile per la Salernitana, quando regnavano tensioni forti e circolava una bufala che la tifoseria salernitana aveva finito per credere, ovvero che i problemi fossero dovuti alla mancata realizzazione dei lavori nella curva nord. Una balla colossale, perché la società avrebbe potuto eseguire quei lavori in qualsiasi momento. Ma si preferiva raccontare frottole e alimentare la confusione. All’epoca, in questo stesso albergo, parlammo a un gruppo di tifosi un po’ disorientati e comunicammo l’intenzione di costruire sia il nuovo stadio Arechi che il nuovo Volpe» ha dichiarato il presidente De Luca. «Stiamo procedendo, con un investimento a carico della Regione Campania». Un investimento, quello per l’Arechi e il Volpe, pari a 150 milioni di euro. E l’ex sindaco di Salerno ha aggiunto: «Tra pochissimo avremo lo stadio più moderno d’Italia, pronto anche per ospitare gli eventi sportivi degli Europei di calcio del 2032. Ovviamente speriamo che, una volta costruito lo stadio, ci sia anche una squadra all’altezza per giocarci dentro. La situazione attuale della Salernitana non è felice, ma le auguriamo tempi migliori. Lo stadio sarà pronto». De Luca rilancia con una visione più ampia: una cittadella dello sport con due campi moderni e, accanto all’Arechi, un Palazzetto dello Sport con una capienza di 8000 posti, idoneo anche per grandi eventi, spettacoli e congressi. Con l’avvio dei lavori sarà necessario trovare una soluzione alternativa per ospitare le partite di campionato. Il presidente ha sottolineato che quest’opera vuole essere un segnale di speranza: per la città, per la Salernitana, per tutti i salernitani e i tifosi granata. È un simbolo di rinascita per la nostra squadra. Certo, fa rabbia investire 150 milioni di euro per costruire lo stadio più moderno d’Italia e non avere una squadra degna di giocarci. Ma è comunque un messaggio di fiducia. E quando i lavori saranno ultimati, speriamo di vedere di nuovo la Salernitana nelle categorie superiori. Ce la metteremo tutta. Tutti siamo chiamati a fare la nostra parte: società, squadra, tifosi e città, per sostenere lo sforzo di riportare la squadra nella massima serie. Al Consorzio Stabile Energos, capofila della cordata di imprese aggiudicatarie dell’appalto, arriva il monito a rispettare rigorosamente il cronoprogramma, lavorando ininterrottamente h24, sette giorni su sette, con giornate articolate in tre turni. «Come potete vedere, abbiamo deciso di procedere con il doppio intervento per garantire che, una volta avviati i lavori allo stadio Arechi, ci sia un’alternativa per la Salernitana nel nuovo stadio Volpe. Il progetto che avete visto al Volpe, con la demolizione che prende il via, prevede 15.000 posti: una capienza chiaramente sovradimensionata rispetto agli standard delle serie C e B. Ne abbiamo discusso con il dottor Milan, ne parleremo anche con la società. Ritengo possibile una doppia operazione: poiché è necessaria la demolizione del Palatulimieri, che rappresenta comunque una struttura rilevante per la città, potremmo ridurre di 2.000 o 3.000 posti rispetto ai 15.000 previsti, più adatti alle esigenze della categoria, e collocare il nuovo Palatulimieri in un angolo del sito. Realizzeremo così una grande operazione urbanistica, con il nuovo stadio e il nuovo palazzetto» ha dichiarato il presidente della giunta regionale della Campania. De Luca respinge l’ipotesi di interventi frammentati, per evitare rallentamenti e rincari nei costi: la Salernitana dovrà quindi individuare una sede provvisoria per disputare le proprie partite. «Abbiamo optato per questa scelta, che ovviamente comporta un costo maggiore: costruire un nuovo stadio, praticamente adiacente all’Arechi, così da consentire l’avvio di un cantiere che possa coinvolgere integralmente l’attuale impianto. In questo modo possiamo completare tutto in un anno e mezzo o al massimo due anni», ha aggiunto. Il progetto prevede la copertura dei vuoti presenti nei quattro angoli con una reception «degna di uno stadio europeo, e non la porcheria che abbiamo adesso», unitamente a interventi di consolidamento strutturale. A illustrare i dettagli è stato Andrea La Pastina, presidente del Consorzio Stabile Energos, capofila della cordata di imprese vincitrici dell’appalto. Le dieci aziende che compongono il consorzio mettono a disposizione tra le 1.500 e le 2.000 maestranze, ma secondo La Pastina «la presenza media in cantiere sarà tra le 500 e le 700 unità. Si tratta di un appalto che gestiremo h24, sette giorni su sette, con turni doppi e tripli. L’accordo quadro, come strumento giuridico, prevede una durata di quattro anni. Ma secondo il nostro cronoprogramma, sulla base della fasizzazione delle lavorazioni pianificate, stimiamo una durata tra i 18 e i 24 mesi. Puntiamo ai 18 mesi» ha aggiunto. «Non si tratta di cantieri isolati, bensì di cantieri comunicanti. Oggi abbiamo avviato il primo lotto di demolizione, proseguiremo subito con l’abbattimento del ponte e successivamente realizzeremo la parte più importante e strutturale del ponte. Contemporaneamente, alla decima settimana (se non erro), inizieremo i lavori sull’Arechi. Sarà lo stadio del futuro, uno stadio conforme agli standard europei, e ci auguriamo che la Salernitana possa quanto prima risalire nella massima categoria, perché è un impianto pensato per eventi internazionali». Flavio De Martino, direttore generale dell’Agenzia Regionale Universiadi dello Sport, ha chiarito che inizialmente la Salernitana potrà continuare a giocare all’Arechi. Solo successivamente, con il trasferimento al Volpe, l’Arechi si trasformerà in un cantiere. «L’ipotesi, che ormai si sta concretizzando, è questa: lo stadio Volpe, attualmente progettato per 15.000 posti, cercheremo di mantenerlo tra i 10.000 e i 12.000 posti, riducendo un lato del ponte per ricostruire immediatamente il Palatulimieri, che inizialmente era previsto a fine lavori. Cerchiamo di anticipare l’intervento per recuperare qualche partita. Contiamo di spostare lì la squadra già a metà campionato» ha spiegato.