Area dell’ex Cementificio: Pantalone e la falsa beneficenza - Le Cronache Attualità
Attualità Salerno

Area dell’ex Cementificio: Pantalone e la falsa beneficenza

Area dell’ex Cementificio: Pantalone e la falsa beneficenza

Mario Santamaria

* Nell’articolo su Le Cronache del 2 gennaio u.s. a firma Michelangelo Russo si legge che il 3 agosto 1995 il comune di Salerno acquista l’intera area dell’ex Cementificio per la cifra di 487 milioni di lire, comprando, a quattro soldi, un’area di migliaia di metri quadrati a centro città. Perché il prezzo è così misero? La spiegazione sta laddove la venditrice si impegna a vendere a prezzo stracciato perché il Comune si impegna, dal canto suo, a mantenere l’area (per sempre, ovviamente) a destinazione urbanistica di pubblica utilità come verde pubblico e parcheggi, destinazione urbanistica peraltro già in vigore al momento della vendita. È evidente che vien fatto un doppio favore alla Città sottoforma di una minore spesa e, contemporaneamente, con la garanzia di evitare una cementificazione eccessiva in una città dove verde e parcheggi scarseggiano, senza alcun sacrificio per la società perchè la differenza è pagata dallo Stato sottoforma di maggior contributo per la delocalizzazione. Sembrerebbe doveroso chiedersi perché la società fa tutto questo sia pure senza alcun sacrificio? Proviamo a mettere in fila i vari argomenti: la clausola urbanistica spiega perché il prezzo è basso, il prezzo basso consente al Comune di pagare di meno e nello stesso tempo realizza un miracolo evitando alla venditrice la rilevante tassazione che avrebbe subito su una plusvalenza che sarebbe emersa in tutto il suo splendore se la cessione fosse avvenuta al prezzo di mercato. Questa beneficenza va tutta a carico dello stato che paga un maggior contributo senza ricevere le maggiori imposte dovute per iva, irpeg e ilor. Evidentemente la clausola sulla destinazione del suolo edificabile inserita nel rogito notarile era essenziale per la venditrice e vincolante per il Comune e potrebbe essere classificata in un’area che va dall’elusione alla evasione fiscale perché il suo vero scopo sembra essere stato solo quello di ridurre la plusvalenza. Quali conseguenze può avere la violazione di questa clausola? Lascio ai giuristi pronunziarsi in merito e mi limito a pensare a ciò che potrebbe fare Pantalone per recuperare gli importi pagati in più e quelli non riscossi.

*Dottore commercialista

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