Erika Noschese
Aprite quel cancello. E’ la proposta lanciata da Paola Valitutti, presidente dell’associazione Erchemperto e Adriano De Falco, giovane salernitano appassionato di trekking. i due salernitano hanno promosso una petizione per chiedere la riapertura della strada che, correndo lungo le mura medievali, collega il centro storico di Salerno al Castello Arechi. “Questa, nei secoli, è stata l’unica via, fino agli anni Sessanta, che conduceva alla fortificazione”, hanno spiegato Valitutti e De Falco, sottolineando che si tratta di una piacevole passeggiata, di breve durata, tutta a gradoni che permette di raggiungere la rocca, altrimenti collegata alla città da un bus, che parte ogni due ore.Aprite quel cancello. E’ la proposta lanciata da Paola Valitutti, presidente dell’associazione Erchemperto e Adriano De Falco, giovane salernitano appassionato di trekking. i due salernitano hanno promosso una petizione per chiedere la riapertura della strada che, correndo lungo le mura medievali, collega il centro storico di Salerno al Castello Arechi. “Questa, nei secoli, è stata l’unica via, fino agli anni Sessanta, che conduceva alla fortificazione”, hanno spiegato Valitutti e De Falco, sottolineando che si tratta di una piacevole passeggiata, di breve durata, tutta a gradoni che permette di raggiungere la rocca, altrimenti collegata alla città da un bus, che parte ogni due ore.“Sarebbe importante per la comunità salernitana e per i turisti poter ripercorrere questo antico tracciato, raggiungendo così uno dei punti che dominano l’intero golfo di Salerno”, hanno rilanciato i due salernitani, spiegando l’importanza della riapertura del tratto che così collegherebbe il centro di Salerno ed il noto castello salernitano. L’iniziativa è fortemente sostenuto anche dai Giovani democratici di Salerno. In particolar modo, Pierluigi Canoro – responsabile del settore Cultura e Scuola della segreteria provinciale ha dichiarato: «Aderiamo con particolare convinzione all’appello promosso da Paola Valitutti e Adriano De Falco per la riapertura in modo continuativo del sentiero che collega il centro storico di Salerno con il castello di Arechi sul monte Bonadies. Siamo convinti sia necessario l’impegno di tutti e dunque accogliamo con soddisfazione questa sollecitazione». Secondo Canoro, si tratta «di piccoli gesti, anche simbolici, che possono però contribuire a costruire concretamente quella Salerno turistica che si sta affermando sempre più in questi anni grazie all’importante lavoro delle amministrazioni locali. Serve sostenere questo percorso, implementando l’offerta culturale e facilitando l’accessibilità dei siti. In questo contesto è importante trovare nuove forme di sostegno e collaborazione con l’ente Provincia, consapevoli delle condizioni di difficoltà in cui versa, responsabile di una fetta considerevole del patrimonio storico-artistico del capoluogo e del territorio. Già lo scorso anno con il segretario provinciale Federica Fortino incontrammo il presidente Giuseppe Canfora e Mariarosaria Vitiello, consigliera del presidente alla cultura e all’istruzione, per presentare un primo nucleo di proposte e segnalazioni sulla vicenda dell’Archivio di Stato, sul castello di Salerno e in generale sulla gestione e ottimizzazione della rete di musei e biblioteche provinciali. Siamo sicuri che ancora una volta la disponibilità e la sensibilità dei nostri rappresentanti istituzionali porteranno a risposte concrete alle valide richieste di operatori, cittadini e visitatori». L’iniziativa sembra aver trovato consenso anche tra gli stessi salernitani che, da tempo ormai, chiedevano la riapertura del tratto in questione, soprattutto per gli amanti del trekking.