Antonio Visconti, già candidato sindaco nella tornata elettorale del 2021, è tra i principali oppositori dell’amministrazione guidata dalla sindaca Cecilia Francese a Battipaglia. Molto critico, ritiene che i due anni del secondo mandato sommati ai cinque del primo siano assolutamente disastrosi sotto tutti i punti vista.
Cominciamo proprio dal bilancio di questi sette anni…
“Un disastro. Un vero e proprio disastro. Il giudizio non può che essere impietoso e non si riesce a salvare nessun aspetto della vita amministrativa. Quando sette anni fa la sindaca Cecilia Francese venne eletta alla guida di questa città, Battipaglia era pronta a risorgere dalle sue ceneri. Quando il comune venne commissariato dopo la parentesi Santomauro, che non rimpiangiamo, c’erano tutti i presupposti per avere una svolta, ma non c’è stata. Si potevano fare tantissime cose ma nulla è stato fatto. Si concedono soltanto autorizzazioni a costruire senza una precisa visione urbanistica della città e non dimentichiamo che ancora non c’è un Piano Urbanistico Comunale degno di questo nome. C’è stato il teatrino del Puc e poi cosa è stato realizzato? Assolutamente nulla”.
Si parla tanto del Piu Europa: qual è il Suo pensiero?
“Il professor Stefano Micelli dell’Università di Venezia, in un interessantissimo studio, ha spiegato l’importanza per il futuro e per lo sviluppo territoriale dei collegamenti su ferro dell’alta velocità. Al netto delle decisioni di Ferrovie dello Stato, Battipaglia è uno snodo importantissimo tanto verso sud quanto verso nord ma anche verso est. Da qui passano i treni che vanno a Reggio Calabria, a Milano e a Taranto ed è una rara situazione in Italia. Dunque a Battipaglia abbiamo una enorme potenzialità per creare un indotto quasi unico nel Bel Paese ma non possiamo fare nulla perché abbiamo lavori fermi, infrastrutture abbandonate e uno scalo ferroviario che di notte diventa terra di nessuno per la mancanza di controlli. Il Piu Europa, sfruttando quanto detto dal luminare, potrebbe essere un punto di ripartenza significativo per l’economia cittadina. Anche in questo caso, chi amministra gestisce male la cosa pubblica. Pilato se ne lavò le mani, ma oggi si fa peggio col Piu Europa”.
Battipaglia, però, è un comune ricco…
“È vero, ma i soldi sono spesi molto male. Un esempio molto semplice è la manutenzione delle strade: il comune spende soldi per risarcire i cittadini che subiscono danni, quando basterebbe curare la viabilità. Se poi vogliamo parlare di Alba dovremmo aprire un capitolo a parte. Paghiamo il canone mensile, giusto e doveroso, e poi aggiungiamo altre spese per piccoli interventi come, ad esempio, la pulizia del cimitero in vista del giorno dedicato ai defunti. Ma i casi sono tantissimi e nel mentre Battipaglia è sporca, non si pulisce, non si taglia l’erba. Non mi si venga a dire che non è vero perché basta fare un semplice giro in città oppure leggere i giornali o guardare le tv che denunciano questa situazione. I cittadini sono stanchi di una totale inerzia però dobbiamo fare anche un altro ragionamento: Alba è un’azienda e a gestirla c’è un amministratore che non sa farla funzionare. L’azienda, dunque, è in perdita e come tale deve essere vista. Quando un amministratore delegato non conduce bene il suo incarico viene sostituito, cosa che a Battipaglia non succede. Anzi si continua a foraggiare la società”.
A tal proposito, si dice che alcuni operai non abbiano contratto…
“Non lo so, ma se la cosa fosse non mi sorprenderebbe. Vengono usati interinali e quindi non è una ipotesi che può essere esclusa”.
Come vede Battipaglia domani?
“Si deve cambiare passo al più presto perché ogni giorno si peggiora”.