Antonio Iannone (Fratelli d'Italia): «De Luca incapace di lavorare per le infrastrutture» - Le Cronache
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Antonio Iannone (Fratelli d’Italia): «De Luca incapace di lavorare per le infrastrutture»

Antonio Iannone (Fratelli d’Italia): «De Luca incapace di lavorare per le infrastrutture»

di Arturo Calabrese

Sta toccando vari centri della provincia di Salerno, territorio che conosce già benissimo alla luce di un lungo percorso in politica a vari livelli. Oggi, il senatore uscente Antonio Iannone è candidato nel collegio uninominale che afferisce alla città di Salerno e alla sua provincia per il centrodestra in quota Fratelli d’Italia al Senato della Repubblica. «Gravi emergenze vengono vissute nel Cilento – dice il parlamentare – c’è una mancanza di servizi nei paesi, scrigni di identità e cultura abbandonati dalla cosa pubblica. Non c’è un’ambulanza con medico a bordo, non c’è la linea internet, non ci sono strade adeguate. Anche su questo De Luca ha completamente fallito, ma ormai il presidente pensa solo agli affari di famiglia».

Come sta andando questa campagna elettori e quali sono i sentori?

“Per noi di Fratelli d’Italia sta andando molto bene perché troviamo dappertutto un’accoglienza, un entusiasmo ed un accompagnamento senza precedenti. Nemmeno quando nel 2009 vincemmo alla Provincia, nonostante si percepisse euforia, il clima non era lo stesso come adesso. Più che bene, direi benissimo. Naturalmente, è complicato perché il periodo ci propone ancora alte temperature ma abbiamo una squadra molto ampia che ci permette di coprire ed organizzare numerosi eventi. Il vento è in poppa e sta a noi prenderlo tutto affinché si possa navigare al meglio”.

A proposito di squadra: il centrodestra ha puntato molto su nomi legati ai territori…

“Certo. L’intera coalizione e anche Fratelli d’Italia hanno puntato su candidate e candidati che rappresentano bene i collegi nei quali vengono proposti agli elettori. Questa è una nota molto positiva, ma per quanto riguarda Fratelli d’Italia posso dire che è l’unico partito in provincia che potrà portare in Parlamento, tra Camera dei Deputati e Senato, anche sei eletti. Saranno nomi del territorio e non imposti dall’alto. Ad essi, possiamo aggiungere anche un possibile e futuro ministro che potrà essere Edmondo Cirielli. Giorgia Meloni, futuro premier, ha individuato candidanti eccellenti, donne e uomini che rappresentano una classe politica diversa e forte, vicina alla gente e non abituata ai giochi di palazzo.

Ancora una volta sarà candidato a Salerno, Suo territorio di appartenenza. Quali sono le emergenze della città e della sua provincia?

“Tantissime. Tolta la patina di retorica deluchiana, nelle nostre zone non funziona nulla. La sanità è un’emergenza continua con ospedali che sono al collasso in tutta la provincia. Non è di certo per colpa del personale che fa i salti mortali per ottemperare al suo dovere, ma perché non ci sono soluzioni organizzative adeguate. Mancano le risorse umane, si fanno i reparti solo per decidere chi debba diventare primario. In provincia, se il cittadino non ha una macchina non può spostarsi. Paradossalmente si fa prima ad andare da Salerno a Roma che dal capoluogo a Piaggine, giusto per dirne una. Non abbiamo chiuso il ciclo dei rifiuti, c’è un problema ambientale fortissimo, non ci sono cantieri aperti. Voglio ricordare che De Luca non è stato capace di mandare avanti gli appalti per il completamento dell’aeroporto, l’infrastruttura che può cambiare il destino dei nostri territori, o l’Aversana, arteria importante per la viabilità, ma anche per il completamento dei corpi idrici superficiali e cioè le fognature. Non si è lavorato per la lotta all’erosione costiera, per la difesa delle produzioni tipiche di cui disponiamo in gran quantità e non si riesce a creare un dato per una economia diffusa. L’agricoltura è un settore importantissimo ma è lasciata sola. Gli indicatori sociali ed economici della nostra provincia ci relegano agli ultimi posti in Italia e in Europa. Altre gravi emergenze vengono vissute nel Cilento: c’è una mancanza di servizi nei paesi, scrigni di identità e cultura abbandonati dalla cosa pubblica. Non c’è un’ambulanza con medico a bordo, non c’è la linea internet, non ci sono strade adeguate. Anche su questo De Luca ha completamente fallito, ma ormai il presidente pensa solo agli affari di famiglia”.

Quali saranno i primi punti da affrontare per il futuro governo qualora dovesse essere a guida Fratelli d’Italia?

“Un discorso serio e concreto per abbassare i costi dell’energia e delle materie prime. Il “governo dei migliori”, termine sul quale si dovrebbe discutere, non è riuscito concretamente a fare qualcosa per calmierare i prezzi. Sarà compito nostro, una volta al governo, lavorare affinché le aziende, le famiglie, le attività non siano costrette a scegliere tra pagare le bollette o mangiare. Ovviamente tutti sceglieranno di mettere il piatto a tavola, ma le conseguenze saranno speculazione, disoccupazione, chiusura delle realtà economiche. Dalla risoluzione del caro bollette, si passa anche per l’individuazione di nuove fonti di energia davvero alternative. Non possiamo e non dobbiamo permetterlo. A ciò aggiungo la scuola, il lavoro, le concessioni balneari. C’è tanto da fare, ma rimboccarci le maniche non ci spaventa”.