di Francesco La Monica
La città di Salerno saluta Antonio Liguori. Applausi, cori e lacrime, ieri pomeriggio, in onore del giovane tifoso della Salernitana scomparso nella tarda serata di domenica scorsa dopo 9 giorni di agonia a seguito di un tragico incidente stradale. Tantissime le persone presenti al Duomo di Salerno per l’addio al giovane. La salma di Antonio, partita dall’obitorio dell’ospedale “Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”, ha raggiunto inizialmente la sede degli Ultras “Movement Salerno”, gruppo di cui Antonio è stato cofondatore. Toccante lo striscione esposto dagli amici degli Ums su un balcone di via Porta di Mare:” Salerno e il tuo rione… ti rende onore! Ciao Ultras”. Il corteo è poi proseguito per le vie interne del centro storico di Salerno. I tifosi hanno omaggiato la memoria del fratello scomparso con cori, fumogeni e una bandiera raffigurante il suo volto, che da questo pomeriggio campeggerà all’Arechi e in tutti gli stadi d’Italia. “Antonio è qua e canta con gli Ultrà”, “Sarai sempre con noi e non ti lasceremo mai”, “Antonio vive”, “Antonio uno di noi”, “Antonio sempre nel cuore”, i cori lanciati dai fratelli dell’Ums. Il feretro, accompagnato dai familiari, dagli amici di sempre e da centinaia di tifosi, ha poi raggiunto la Cattedrale di Salerno. L’arcivescovo Andrea Bellandi e il parroco del Duomo di Salerno, don Michele Pecoraro, hanno accolto l’arrivo del giovane nella Cattedrale. Oltre agli amici bresciani giunti direttamente dal capoluogo lombardo per rendere omaggio all’ultrà salernitano, presenti anche le delegazioni di due tifoserie storicamente rivali come Cavese e Paganese, che hanno deposto un mazzo di fiori sulla bara bianca. In rappresentanza del Comune di Salerno, presenti il sindaco Vincenzo Napoli e l’assessore allo sport Angelo Caramanno, accompagnati dall’onorevole Piero De Luca. Emozionanti le parole di un commosso Don Michele Pecoraro pronunciate nel corso dell’omelia:«Ogni parola, in circostanze come questa, diventa vana. Ci sarebbe soltanto bisogno di interiorizzare la tragedia e, soprattutto, di silenzio, lasciando parlare la coscienza ed il cuore. Mi rivolgo soprattutto a voi, carissimi giovani, che affollate questa, nostra, meravigliosa casa. Mi rivolgo con la parola del Signore a voi che siete la forza, la speranza, la vera novità della storia. Alzatevi dalla tomba del male, dal vizio e da ogni tipo di dipendenza. Alzatevi da una vita trascorsa senza Dio. Insieme al tifo sportivo – conclude don Michele Pecoraro – che ci appassiona e ci accomuna tutti, sappiate sempre condurre la vostra vita con dignità. Sappiate sempre perseguire i colori sacri della verità perché a tutti e, specialmente a voi, spetta il compito di costituire la civiltà della misericordia e dell’amore… e Antonio dal cielo vi sorriderà”. Al termine della funzione, la salma è stata trasportata presso lo Stadio Arechi, teatro di mille battaglie sportive vissute dal giovane supporter granata e dove, soprattutto, ha vissuto i momenti più belli e intensi della sua giovane vita spezzata troppo presto. Ad attenderlo, uno striscione esposto dalla fidanzata Alessia sui cancelli antistanti la Curva Sud che Antonio frequentava abitualmente. “Sempre con me amore mio!”. Questa la dedica della giovane al suo amato compagno a termine di una straziante giornata, che ha scosso l’intera tifoseria granata e la città di Salerno tutta.