di Mario Rinaldi
Anche il responsabile del pronto soccorso dell’ospedale “Fucito” di Mercato S. Severino, Antonio Basile, si mobilita per ottenere almeno tre posti Obi (osservazione breve intensiva) per poter meglio far fronte alle continue richieste di interventi da parte della popolazione residente che abbraccia un vasto bacino di utenza. A renderlo noto sono state le rappresentanze sindacali, in particolare la rsu del “Fucito” Gerardo Sessa e il segretario aziendale Gerardo Liguori. Nell’istanza è stato indicato che il pronto soccorso dell’ospedale “Fucito” è quello di maggior riferimento della Valle dell’Irno e dell’Università degli Studi di Salerno con le sedi di Fisciano e Baronissi, della bassa provincia di Avellino e dell’alto nocerino-sarnese con un’utenza che supera abbondantemente una popolazione di 130mila abitanti. È stato anche rappresentato che il presidio ospedaliero tra i vari reparti conta 56 posti letto attivi più due posti barella (uno in Medicina e uno in Cardiologia) sempre occupati con degenze che in alcuni casi possono superare anche i 30 giorni. “Quello che preoccupa – sostengono le parti sociali – sono le degenze in pronto soccorso che possono durare anche più di 6 giorni, senza contare le grandi difficoltà per trasferire i pazienti presso altri presidi ospedalieri”. I sindacati, la scorsa settimana hanno inoltrato ai vertici dell’Azienda Ospedaliera Universitaria la richiesta di incrementare i posti Obi, senza sinora ricevere nessuna risposta. “Siamo ancora in attesa – hanno spiegato Liguori e Sessa – di una risposta che tarda ad arrivare. Intanto i disagi si fanno sempre più sentire e diventano sempre più pressanti. La situazione generale è abbastanza complessa, in particolare nel reparto del pronto soccorso, dove soprattutto le persone anziane non riescono a sostare per diversi giorni in attesa di un trasferimento in reparto che può durare anche una settimana. Le condizioni in cui si trovano gli anziani ricoverati sono difficili da gestire per il personale. Per questo abbiamo richiesto con urgenza i posti Obi”. “Ringraziamo – hanno poi aggiunto i rappresentanti sindacali – il responsabile del Pronto Soccorso, dott. Basile che sostiene la nostra causa. Speriamo che la dirigenza possa fornire le risposte alle necessarie richieste esposte altrimenti si rischia il collasso, soprattutto nel periodo estivo, che è quello che rappresenta maggiori criticità in termini di gestione delle emergenze sanitarie”. Un aspetto su cui insistono Liguori e Sessa riguarda soprattutto la degenza delle persone anziane. “Chiediamo – hanno sottolineato i due sindacalisti – che venga impiegato personale qualificato e dedicato alle persone anziane che sostano nel pronto soccorso. Su questo ci batteremo fino in fondo perché non è tollerabile che una persona anziana possa sostare per così tanto tempo in un pronto soccorso senza avere una adeguata assistenza. Per questo chiediamo le unità Obi, proprio per evitare che si creino ulteriori disagi rispetto a quelli già verificatisi”. I sindacati restano in paziente attesa di interventi da parte dei dirigenti sanitari.