di Erika Noschese
L’importanza strategica dell’intervento aeroportuale a sud di Salerno è ampiamente riconosciuta da tutti gli attori del territorio. Lo studio Nomisma, presentato ieri presso la Stazione Marittima di Salerno, ha evidenziato come questa infrastruttura possa innescare molteplici traiettorie di sviluppo locale, che vanno oltre il semplice incremento del flusso turistico, estendendosi significativamente all’industria locale, con una forte vocazione al settore alimentare. Un elemento chiave in questo scenario è rappresentato dal porto commerciale di Salerno, come sottolineato sia dall’analisi di Nomisma sull’impatto strategico dello scalo per la crescita e la coesione territoriale, sia dalle parole di Andrea Annunziata, Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno centrale. “È importantissima la giornata di oggi (ieri, per chi legge, ndr), per fare il punto della situazione sugli investimenti che ogni ente sta facendo sul territorio,” ha affermato Annunziata. “Noi abbiamo circa un miliardo di euro che stiamo investendo, tra PNRR e altre risorse, per creare la migliore situazione, sul piano logistico, possibile. Questo significherà più sviluppo per quanto riguarda gli imprenditori del settore turistico, come tutto il resto dell’imprenditoria”. Il presidente ha poi aggiunto: “Lo sviluppo costante già lo verifichiamo, perché i nostri progetti concreti, dei finanziamenti e per le gare per le infrastrutture che abbiamo fatto già da tempo, ci danno questi riscontri sui mercati mondiali. Aumenta il traffico crocieristico, aumenta il traffico turistico in genere, aumenta il traffico dei container: questo significa che i mercati di tutto il mondo stanno credendo in noi. Ritrovare poi e avere anche la possibilità della quarta gamba della logistica, una delle più importanti, quella della parte aerea, che significa completare un territorio sul piano logistico che non ha molti eguali nel Mediterraneo”. Ricordando il passato, Annunziata ha sottolineato il potenziale dell’aeroporto: “Ricordo quando ero sottosegretario ai trasporti si parlava dell’aeroporto, allora abbiamo fatto qualcosa di importante, poi purtroppo tra burocrazia e altre cose si è perso qualche anno di tempo. Però c’era gente che veniva al Ministero per chiedermi quando era pronto l’aeroporto perché collegavano all’aeroporto la possibilità di uno sviluppo turistico. e io dico che poi l’aeroporto di Salerno avrà un ulteriore compito, visto che Napoli è saturo: quello di occuparsi del settore merci, specialmente quelle più delicate e più importanti”. Il presidente ha poi evidenziato l’efficienza nella realizzazione delle opere: “Questo è un altro dato importantissimo: chiudere i lavori tre mesi prima di quanto è stato stabilito in un contratto non è da tutti i giorni. Questo significa che siamo in perfetto timing con l’Europa e con il Governo nazionale per quanto riguarda i lavori del PNRR. Il 3 gennaio, così come le altre infrastrutture determineranno un ulteriore sviluppo delle aree interne, perché le aree interne spesso dimenticate saranno di supporto importantissimo per la fascia costiera e quindi per Salerno, Napoli, Castellammare e tutti i porti della Campania”. Annunziata ha anche posto l’accento sulle opportunità derivanti dalle Zone Economiche Speciali e dal Corridoio 5 Helsinki-Malta: “Non dimentichiamo che è in corso già il processo di investimenti, perché le zone economiche speciali comincino ad operare: non c’è zona ZES al mondo che non abbia dato uno sviluppo importantissimo. Non dimentichiamo poi la prossima misura che sarà importantissima, quella del Corridoio 5 Helsinki-Malta, dove la Regione Campania e le nostre città saranno investite in pieno, nel senso positivo economicamente parlando”. In conclusione, Annunziata ha espresso la sua soddisfazione per lo sviluppo dell’aeroporto di Salerno, inquadrandolo nel contesto regionale: “Per cui, mi fa piacere ritrovare e vedere lo sviluppo di un aeroporto come quello di Salerno, in una regione che è la seconda d’Italia per popolazione e per sviluppo economico, ma la penultima per presenza di strutture aeroportuali. Prima eravamo alla fine di questa classifica, dopo di noi c’era la Basilicata. Ecco, siamo al dunque, quindi pronto anche l’aeroporto con la pista 2000 metri e con 2000 metri si può fare anche cargo, per cui Salerno può avere nel sistema aeroportuale campano questo ulteriore sviluppo”. Infine, ha illustrato i benefici per il turismo derivanti da un aeroporto efficiente: “Salerno diventa on port, la nave parte e muore a Salerno. O meglio, non usiamo questi termini: nasce e poi finisce la settimana di crociera qui a Salerno. Ci saranno tanti turisti che verranno qualche giorno prima per visitare il territorio, così come tanti resteranno per addentrarsi nell’entroterra e nelle parti costiere ulteriori oltre Salerno e il Cilento e la Costa d’Amalfi”.





