A Battipaglia Forza Italia sceglie un candidato di peso per le prossime regionali. Si tratta di Annalisa Spera, già molto attiva nella politica cittadina ma anche nell’associazionismo grazie al suo contributo alla realtà denominata “Battipaglia Radici e Valori”. Diverse le priorità: lavoro, ambiente, giovani. “Le ragazze e i ragazzi di questa Regione hanno il destino segnato – dice – ma non può più essere così. Per pochi di loro il futuro sarà qui, ma per la maggioranza è altrove e questa tendenza deve essere invertita. Lavorerò affinché non si debba andare via dalla Campania per lavorare e anche per far sì che chi è andato via possa tornare”.
Cominciamo dal principio: perché questa candidatura?
“Credo sia un passo naturale nel mio cammino in politica. Da sempre sono vicina a questo mondo, grazie a mio zio. Fin da piccola ho vissuto l’agone politico e tante campagne elettorali. Da grande, poi, ho partecipato ad altre competizioni e sono sempre stata attiva in città. L’impegno con “Battipaglia Radici e Valori” ha rafforzato la convinzione di poter fare qualcosa per questo territorio. La candidatura, dunque, viene da sé”.
Perché Forza Italia?
“È un partito fondato su valori sani e su principi precisi. Ovviamente ringrazio il segretario regionale, nonché eurodeputato, Fulvio Martusciello, ma anche il gruppo dirigente provinciale, nessuno escluso. Menzione va anche al coordinamento cittadino battipagliese: è grazie a loro se posso fregiarmi di questa candidatura. Insieme a donne e uomini di partito si è costruito molto negli ultimi anni e sono onorata di poterli rappresentare in questa avventura. Ringrazio anche il gruppo di Civica Mente dal quale arriva un forte sostegno alla mia figura. Tutto ciò mi rende orgogliosa”.
Quali le priorità della Sua campagna elettorale?
“Giovani, sanità, lavoro e ambiente: nella mia prima uscita pubblica ho incontrato tante ragazze e tanti ragazzi e ho percepito in loro il desiderio di una Campania diversa, dove il futuro sia davvero possibile e non solo un sogno. Troppi ragazzi oggi sono costretti ad andare via per costruirsi un avvenire. Io vorrei che in Campania si potesse scegliere se restare o partire, se investire qui sul proprio domani o cambiare strada. Bene chi studia altrove per arricchire il proprio bagaglio culturale, ma deve essere una scelta, non un obbligo. La sanità è un tema centrale: nel Golfo di Policastro non si può nascere perché il reparto neonatale di Sapri è chiuso, ad Agropoli non c’è un pronto soccorso e in entrambi i casi ci si sposta a Vallo della Lucania, con il rischio di congestionare i reparti. A Battipaglia la situazione non è migliore, tra organici ridotti e mille difficoltà. Si parla di costruire un nuovo ospedale, ma intanto non si affrontano le criticità quotidiane. Anche sull’ambiente dobbiamo fare di più, perché su di esso si basa l’economia, il lavoro e soprattutto la salute. Penso al Tusciano a Battipaglia, agli altri fiumi della provincia. Non possiamo permettere che aziende senza scrupoli inquinino i fiumi e distruggano il nostro patrimonio naturale. Servono controlli periodici, serrati e precisi sugli scarichi, l’aumento della vigilanza e sanzioni severe per chi viola le norme. È fondamentale coordinare le azioni tra enti locali, provincia e regione per garantire una tutela efficace e continuativa dei corsi d’acqua, evitando interventi episodici e superficiali. Penso alle discariche che per anni hanno trasformato il nostro territorio in un luogo dove scaricare rifiuti con promesse di bonifiche mai mantenute, senza dimenticare Persano e il rogo dello scorso anno”.
In un video ha duramente attaccato il presidente De Luca…
“Da mamma ho sofferto vedendo una donna trattata in quel modo. Urlare contro chi ha perso una figlia non è ammissibile da parte di nessuno, se poi a farlo è la maggiore carica di una Regione diviene un caso molto grave. Da cittadina campana ho avuto vergogna perché quella madre è stata umiliata e non è stata ascoltata. È stata trattata come una qualsiasi facinorosa ed è stata apostrofata come cafona. Mi fa rabbia ma non mi sorprende. Il presidente Vincenzo De Luca ci ha abituati a queste tristi uscite. Il suo operato, inoltre, è sotto gli occhi di tutti: la sanità è al collasso ed è il risultato di dieci anni targati Pd e De Luca”.
Ha anche avanzato una proposta…
“L’istituzione in ogni ospedale di un servizio di supporto psicologico specializzato permetterebbe al cittadino che subisce una perdita o una tragedia di avviare un percorso di elaborazione. Si parte dall’apprendere la notizia fino a lavorare per metabolizzare il lutto. È un compito difficile, forse impossibile, ma un medico preparato può fornire un aiuto concreto. Ogni ospedale dovrebbe contare su una o più di queste figure professionali per garantire un’assistenza completa. È da qui che si può costruire una Campania diversa, con una sanità al servizio dei cittadini, un ospedale che salva non solo vite, ma anche l’animo e la mente di chi resta a vivere una perdita”.






