di Arturo Calabrese
Battipaglia conta tante realtà associative o movimenti politici che si danno molto da fare per la città. Tra esse vi è “Battipaglia Radici e Valori” di Annalisa Spera che si pone all’opposizione dell’attuale amministrazione a guida Cecilia Francese. L’esecutivo, negli ultimi tempi, non sta vivendo di certo un bel periodo. “A Battipaglia c’è un vuoto – dice Annalisa Spera – il prossimo sindaco dovrà lavorare cinque anni solo per rimediare agli errori fatti negli ultimi due mandati e non è detto che riuscirà nel suo intento”.
Oltre sette anni di amministrazione Francese: un bilancio?
“Il nostro bilancio è completamente negativo. Il nulla amministrativo e politico è sotto gli occhi di tutti: un vuoto che coinvolge sindaca e consiglio comunale. Diciamo che di sicuro nessuno degli astanti sarà ricordato per le grandi opere compiute. Eppure lei ha avuto l’onore di governare la città per due mandati: altri al suo posto e nelle sue condizioni hanno cambiato, letteralmente, il volto della città. In una maniera sentita, evidente: vivibilità, viabilità, servizi al cittadino. Qui la pianificazione non si sa nemmeno cosa sia: la città non ha avuto risposta su nulla. I problemi irrisolti di sette anni fa sono gli stessi, si sono incancreniti, e a quelli ne abbiamo aggiunti altri. La città è senza un piano sicurezza, era ed è senza un ordine nel commercio, era ed è senza un piano urbanistico, era ed è senza strutture ricreative, era ed è senza spiagge pubbliche attrezzate. Devo proseguire? La verità è che la città era senza identità e tale è rimasta”.
Nei giorni scorsi, altro consiglio andato deserto: perché?
“Quale sia il problema del momento bisognerebbe chiederlo alla sindaca e alla sua maggioranza. Risicata ormai, risicatissima. Il perché è nel vuoto amministrativo e politico, nell’assenza di identità che la sindaca ha pedissequamente inseguito in questi due mandati. Adesso se la caverà con un “governo di salute pubblica” lo chiamano: io dico ennesime prebende, ennesimi incarichi, uscite ed entrate in maggioranza. Il tutto per non essere costretti a lasciare i propri scranni. Ma un sindaco che si fa “tirare per la giacchetta” è un sindaco senza autorevolezza in balia dei suoi consiglieri. O di quelli che “acquisterà” con il governo di salute pubblica”.
Vedendo e vivendo la città, a differenza degli amministratori, la situazione di sporcizia è palese: spazzatura, rifiuti abbandonati, roghi di micro discariche… quale è il Suo pensiero?
“Penso che il prossimo sindaco dovrà lavorare cinque anni solo per restituire l’ordinaria amministrazione a questa città. E avremo bisogno di una classe amministrativa competente e innamorata di Battipaglia. Perché solo chi la ama può caricarsi sulle spalle le macerie e rimettere a posto i pezzi. Fare una disamina di ciò che non funziona è talmente complicato. Forse facciamo prima a dire cosa funziona in questa città: poco”.
Le amministrative sono lontane, ma se il sindaco Francese dovesse candidarsi, la data si avvicina. Cosa farete come associazione?
“Quello che stiamo facendo da quando mio fratello Luigi, prematuramente scomparso, e Valerio Longo hanno avuto l’idea e il coraggio di fondare questo movimento: ci mettiamo a disposizione della città e di chiunque, con noi e insieme a noi, vuole lavorare lontano dalle polemiche di nomi e prebende a un progetto nuovo di città per la città e per i cittadini”.
Si parla di centrodestra unito: cosa dite ai contendenti?
“Gli ultimi anni hanno dimostrato che non in tutte le realtà è stato possibile: fermo restando che a casa propria ognuno fa come crede io resto sempre dell’opinione che fin quando i partiti inizieranno il ragionamento dai nomi e non dal progetto sarà sempre difficile trovare una quadra. La forza delle idee è quello che conta. Se ci si unisce su quelle e sulla loro condivisione, il ragionamento diventa lineare. E più facile è l’unione”.
Piano di Zona: disabili abbandonati e assistenza specialistica a rischio…
“Ricordo che grazie al consigliere di Forza Italia Valerio Longo ci si smarcò dalla cappa imposta dal centrosinistra. Poi la sindaca Francese vanificò tutto regalando praticamente il comando a Volpe. Non vi è sensibilità e attenzione verso le categorie più esposte, più fragili. E lo abbiamo tristemente vissuto sulla nostra pelle nei mesi scorsi, con i tagli all’assistenza specialistica scolastica. Ecco, io mi auguro che almeno su questo la sindaca e la sua amministrazione si facciano più sensibili e attenti. La verità è che alcune cose, e lo dico da mamma in questo caso, non si comprendono fin quando non si sperimentano sulla propria pelle. E vi assicuro che possono fare tanto male, nell’indifferenza”.