ANGRI. Il presepe incendiato: rabbia e sgomento, fedeli in rivolta. Il sindaco «sconcertato» - Le Cronache
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ANGRI. Il presepe incendiato: rabbia e sgomento, fedeli in rivolta. Il sindaco «sconcertato»

ANGRI. Il presepe incendiato: rabbia e sgomento, fedeli in rivolta. Il sindaco «sconcertato»

ANGRI. Meraviglia, stupore, sconcerto e rabbia, sono questi i sentimenti che i cittadini avvertono portandosi in piazza Don Enrico Smaldone all’indomani dell’incendio del presepe allestito nella edicola votiva situata da sempre in un angolo della piazza, in diretta corrispondenza con lo spazio riservato al gruppo scout Angri primo. L’edicola è dedicata alla passione di Cristo in Croce sistemato su un muro affrescato e raffigurante le pie donne e la Madonna. Tutto è andato perso anche se fortunatamente già dallo scorso anno l’antica croce di valore artistico era stata spostata nella vicina chiesa di Santa Caterina. Oggi nell’edicola è rimasto solo un ammasso di cenere e carbone ai piedi del Cristo annerito anch’esso e ora in instabile equilibrio. Avevano lavorato tutto il giorno i giovani aderenti al gruppo scout, in serata all’incirca alle 23 avevano sospeso i lavori decisi a riprenderli in mattinata per gli ultimi particolari compreso l’impianto di illuminazione che ancora mancava. “I pastori in cartapesta, ma di pregevole fattura, erano stati acquistati a Napoli presso i maestri di via San Gregorio Armeno nel 1986 e da allora avevano sempre fatto corona alla Sacra Famiglia, ci dice il caporeparto degli scout Giuseppe D’Ambrosio, essi erano diventati il simbolo del Natale Cristiano di piazza don Enrico Smaldone, continua a dire con un nodo alla gola il capo scout. L’episodio comunque non ci demoralizza, anzi riallestiremo il presepe così come facemmo lo scorso anno quando per cause mai individuate, mani ignote attraverso la cancellata di protezione fecero cadere una delle figure del presepe”. Le ipotesi della rottura di una delle statue non furono mai chiarite, erano tante ma si volle addurre la responsabilità ad una folata di vento o all’ingresso di un gatto. Oggi comunque si va cauti con le conclusioni anche se è da escludere un corto circuito visto che l’illuminazione mancava del tutto. Sul luogo dell’incendio, avvenuto presumibilmente intorno alle ore 01,30 si sono portati i vigili del fuoco della caserma di Nocera Inferiore mentre la locale stazione dei Carabinieri ha avviato le indagini. “Il rogo segna fortemente la nostra comunità. Sono sconcertato e provo profonda amarezza, ha detto il sindaco Ferraioli, nel registrare che simili episodi possano aver colpito uno dei luoghi storici del nostro territorio. Siamo di fronte ad episodi di estrema drammaticità. La comunità angrese deve rispondere in maniera civile e intelligente non alimentando inutili allarmismi. L’origine dell’incendio è al vaglio”.
Vincenzo Vaccaro

Angri. Presepe incendiato
Angri. Presepe incendiato