Angri. Chiuso il cerchio in poco più di 24 ore sull’efferato omicidio di Mario Carotenuto detto “o guerriero” aggredito a coltellate e poi ucciso con un colpo di pistola nella notte tra sabato e domenica e lasciato morire in strada in via Risi a due passi dalla sua abitazione. I carabinieri della Stazione di Angri con i colleghi della Scientifica e del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore hanno chiuso il caso individuando i due responsabili trasferendoli in carcere a Fuorni. Una lite tra bar e pub del by night avrebbe causato il delitto che gli inquirenti lo reputano “agguato punitivo”. Si tratta del 40enne Pasquale Milo titolare di un noto locale della movida angrese e del suo cameriere Marius Nicolaoe Nikuta, un trentenne di origine rumena residente a Scafati. Per entrambi si sono spalancate le porte del carcere di Fuorni a Salerno con l’accusa in concorso di omicidio premeditato aggravato da futili motivi. Subito dopo l’arrivo sul luogo del delitto i carabinieri guidati dal colonnello Gianfranco Albanese e coordinati dal sostituto procuratore presso il Tribunale di Nocera Inferiore Michele Migliardi avevano iniziato l’attivita’ investigativa partendo dalle telecamere del sistema di videosorveglianza e alcune testimonianze. Il tutto in seguito ad alcune liti avvenute nella serata di sabato nel cuore del by night angrese dove i clienti del locale di Milo avrebbero lamentato condotte di disturbo da parte di Mario Carotenuto. E nelle ore precedenti l’agguato, i carabinieri hanno accertato che in due occasioni sabato sera il 35enne si era reso protagonista di alcune condotte di disturbo a clienti e personale di alcuni locali del centro storico da cui erano scaturite vere e proprie colluttazioni. La visione delle immagini estratte dalle telecamere di videosorveglianza della zona ha permesso poi di ricostruire nel dettaglio le fasi di preparazione ed esecuzione dell’azione delittuosa commessa. Il 40enne titolare del locale dopo la lite sarebbe andato a casa e avrebbe preso la pistola (legalmente detenuta) e con il 30enne romeno avrebbe raggiunto Carotenuto con il quale sarebbe nata un’altra colluttazione tra via Procida e via Risi. Nelle fasi concitate e stato esploso il colpo di pistola che ha colpito alla gamba Carotenuto poi morto dissanguato dopo aver percorso alcuni metri verso casa. Lo stesso Milo avrebbe fatto ritrovare agli inquirenti l’arma del delitto. Nella tarda serata di domenica si e’ arrivati alla svolta con il fermo del titolare del locale e il cameriere della paninoteca. Era stato trovato cadavere in via Risi alle prime luci dell’alba di 48 ore fa da alcuni residenti. Qualcuno avrebbero cercato anche di rianimarlo ma il suo cuore aveva smesso di battere da qualche ora a causa delle gravi e profonde ferite all’addome, al torace e al femore dove stato raggiunto dal colpo di pistola a causa del quale e’ morto dissanguato. Oggi la convalida .
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