Andrea Volpe: Terzo mandato, «De Luca fuoriclasse, lo ha dimostrato quando era sindaco» - Le Cronache
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Andrea Volpe: Terzo mandato, «De Luca fuoriclasse, lo ha dimostrato quando era sindaco»

Andrea Volpe: Terzo mandato, «De Luca fuoriclasse, lo ha dimostrato quando era sindaco»

di Erika Noschese
«Dal punto di vista amministrativo De Luca è un fuoriclasse e lo ha dimostrato già negli anni in cui è stato Sindaco. Quanto al terzo mandato, sono dell’idea che a decidere sarà la gente ma come Partito Socialista siamo assolutamente favorevoli». Lo ha dichiarato l’onorevole Andrea Volpe, consigliere regionale della Campania, eletto in quota Psi, in merito al terzo mandato tanto voluto dal presidente della Regione Vincenzo De Luca.
Onorevole Volpe, lex start è finalmente realtà. La prima legge regionale scritta dai giovani…
«Sì e sono davvero molto orgoglioso di quello che hanno fatto i ragazzi: hanno partecipato con grande entusiasmo e con costanza. In questo viaggio durato oltre un anno avrebbero potuto mollare e invece non hanno mai smesso di darsi da fare, informarsi e sentirsi parte integrante e attiva del progetto. Hanno incontrato il legislativo, si sono preoccupati di essere preparati anche tecnicamente. E alla fine, oltre a fornire l’idea, hanno fortificato, con il loro impegno, la mission di Lex Start. A gennaio scorso abbiamo presentato la prima proposta elaborata da oltre 100 studenti dai 18 ai 30 anni provenienti da tutta la Campania. Questa prima squadra si è rivelata essere lo specchio di una generazione cultura. Agendo su tre aree tematiche (turismo, spettacolo, agricoltura, ambiente e infrastrutture; politiche sociali; politiche giovanili), tra i tanti spunti a loro disposizione, ha scritto una normativa attraverso la quale chiede agevolazioni nell’accesso al mondo dell’arte, il teatro, la lirica. Qualche settimana fa la proposta è stata anche depositata. Una legge scritta dai giovani per i giovani: una grande occasione per il territorio. Ora inizia il lavoro delle commissioni competenti per poi arrivare in aula. Ma il lavoro non è finito. Non solo continueranno ad operare fino all’approvazione di questa prima normativa, ma siamo già operativi con un secondo gruppo di giovani legislatori. Se qualche consigliere di un’altra regione volesse sposare il progetto ne saremmo felici».
Autonomia differenziata, fondi bloccati per la cultura. Anche gli eventi estivi sono a rischio…
«L’argomento è molto delicato, a volte si fa fatica a spiegare bene alle persone di cosa si tratti, in termini di assegnazione e ridistribuzione delle risorse. Certamente sono d’accordo con il Governatore De Luca, quando dice che “l’Autonomia differenziata spacca l’Italia”. C’è la necessità e l’urgenza di riequilibrare il divario Nord – Sud. Per questo, anche con i miei colleghi del PSI, siamo scesi in piazza sostenendo la protesta del Governatore sia sull’autonomia differenziata, perché, secondo noi, così come è pensata non va bene, sia sul Fondo di Coesione. Non vogliamo certo privare le Regioni sviluppate della loro ricchezza ma occorre sbloccare queste risorse che, per il nostro territorio, sono la linfa per alimentare le nostre vocazioni e di conseguenza garantire crescita, occupazione e sviluppo. Come dice la definizione stessa il Fondo di Coesione è stato istituito per rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale dell’Unione Europea. Perché non usufruirne? Li aspettiamo da oltre un anno. Inoltre, mi permetto di aggiungere che, leggere che qualcuno, qualche parlamentare, esulti perché il Ministero abbia fatto ricorso al Consiglio di Stato dopo che il Tar ha dato ragione alla Campania mi rincresce. Perché esultare? Qui non si tratta di essere di destra, di sinistra o di centro, si tratta di essere cittadini della Campania, non c’è bandiera. Sono risorse che servono per livellare il Paese, per la coesione, soldi destinati al sud».
Crede che l’allarme lanciato da Claudio Gubitosi sia concreto?
«La mancata erogazione dei Fondi Coesione e Sviluppo colpisce anche tante iniziative culturali, tra cui il Giffoni Film Festival. Parliamo di un evento gigantesco, con un compito importante ormai da oltre 50 anni. Parla a migliaia di ragazzi, anche attraverso il cinema, trasmettendo loro non solo la cultura legata al grande schermo, ma anche la possibilità di sognare. Come si fa a dire a un giovane sognatore che una nuova edizione del Festival, durante il quale affina le proprie attitudini e sul quale fonda le aspettative sul futuro, potrebbe non farsi? Significherebbe venire meno a una sorta di promessa. Detto questo credo che l’allarme lanciato da Gubitosi sia assolutamente concreto, che vada accolto e risolto, per il bene della nostra grande comunità che cresce e migliora anche attraverso la cultura».
È spesso tra i giovani e con i giovani, conosce bene le loro difficoltà e le loro esigenze. Qual è il suo impegno in consiglio regionale?
«Il mio impegno è quotidiano, tento umilmente di entrare in tutti i temi che riguardano i giovani, sottoponedoli all’attenzione dei miei colleghi. Spesso capita anche che ci siano casi, questioni, problemi sui quali non si possa fare nulla, ma resta comunque costruttivo parlarne, per sollecitare chi di competenza. A prescindere e senza presunzione alcuna, mi ritengo un consigliere di territorio. La mia volontà è quella di essere un collegamento tra le istituzioni e le comunità, a cui sono sempre molto vicino. Resto un sognatore con la ferma convinzione di poter migliorare le cose, ma insieme».
Terzo mandato, qual è la sua posizione in merito e come giudica il lavoro portato avanti dal presidente Vincenzo De Luca?
«Dal punto di vista amministrativo De Luca è un fuoriclasse e lo ha dimostrato già negli anni in cui è stato Sindaco. Quanto al terzo mandato, sono dell’idea che a decidere sarà la gente, dopodiché abbiamo anche detto, come Partito Socialista, di essere assolutamente favorevoli e di non avere nulla in contrario, anzi».
Intende portare in consiglio regionale altri lavori che vedono protagonisti i giovani?
«Ovviamente sì, ci sono tante cose sulle quali stiamo già lavorando. Mi piace però pensare che quello che dovremmo sollecitare ancora, sperando che venga approvata presto, è proprio questa legge scritta dai giovani perché si rivolge ai giovani. Immaginiamo la grande opportunità che daremmo loro, consentendogli di andare a teatro, all’opera, di assistere ad un’opera lirica e contemporaneamente, con la creazione di una card multi servizi, il coinvolgimento delle aziende di trasporto regionale e interregionali, delle micro, piccole e medie imprese, il comparto del turismo e del terziario in genere che potranno ottenere incrementi degli introiti dovuti al maggiore flusso di persone che circoleranno e vivranno le città, dando vita ad un indotto ragguardevole».
Come incentivare il mondo della cultura in una regione poco attenta?
«La Regione in questi anni ha fatto uno sforzo notevole e lo dico non per esaltare il mio lavoro e quello dei miei colleghi perché è iniziato prima che venissi eletto. Non voglio essere ripetitivo, ma il primo sprono sono sempre loro, i giovani che, alla richiesta di una legge, a loro volta hanno chiesto di accedere al mondo dell’arte e di incentivarne la formazione. Credo dunque che è da qui che dobbiamo partire per poi sensibilizzare anche i più grandi e provare a renderli nuovamente partecipi. Forse sottovalutiamo che il Covid 19 e quell’anno di blocco quasi totale ha un po’ ridisegnato il modo e i tempi degli adulti di attingere alle arti. Anche loro meritano in egual misura di riappropriarsi della bellezza della cultura sotto ogni forma. Chissà che partendo dalle nuove generazioni che invocano di cibarsi di arte non possano goderne tutti».