di Enzo Sica
Hanno vinto ancora una volta e solo loro, i tifosi granata. Che in oltre tremila hanno raggiunto Sassuolo per essere vicini alla squadra, per incoraggiare, sostenere, credere in quel risultato positivo (sarebbe stato il primo) lontano dall’Arechi. Invece ancora una volta la dea bendata ha voltato le spalle ai granata che pur hanno disputato un buon incontro ma hanno dovuto alzare bandiera bianca al cospetto dei neroverdi di Dionisi che hanno avuto il merito di segnare il gol-vittoria ad inizio ripresa, controllare la gara e non sono stati più raggiunti. Malgrado quel lungo tambureggiare, quei cori di incoraggiamento, quello spettacolo eccezionale offerta dalla torcida granata, quella voglia matta di crederci per invertire il trend negativo fuori casa della squadra granata da quella curva del Mapei Stadium di Reggio Emilia con il collega radiocronista di <tutto il calcio minuto per minuto> che ad inizio di presentazione della gara stessa ha sottolineato con molta enfasi: <sembra di essere all’Arechi di Salerno con tutti questi tifosi in maglia granata che sono qui presenti>. Ed è vero. Perchè non è banale dire che la tifoseria granata fa la differenza anche in serie A e cerca di trascinare la propria squadra del cuore. Ed anche se la classifica attuale non ti sorride quella passione non manca e non mancherà mai.Come a Bologna, come a Torino, anche a Sassuolo la carovana granata non si è fermata. E certamente non si fermerà nelle prossime trasferte. Quel moto incessante di spingere i calciatori in maglia granata non è mancato per tutti i novanta minuti di gioco anche al Mapei Stadium. La striscia negativa in trasferta non poteva essere un alibi per non recarsi a Reggio Emilia. Ed è stato così, con quei duemila e più salernitani anche arrivati da molte Regioni del nord italia ed anche dalla Sardegna dove ci sono tanti tifosi granata tra cui Antonio Di Giacomo che si sono ritrovati ed uniti nel settore del Mapei con un solo grido: <forza Salernitana, noi ci crediamo>. Peccato che non è bastato per raggiungere quel risultato positivo che si pensava potesse arrivare dopo quel buon primo tempo disputato anche senza la presenza in campo ed in panchina di quel grande campione che è Franck Ribery rimasto a Salerno per un affaticamento. L’assenza del francese è stata sopperita con l’ingresso in campo di Kastanos dal primo minuto. Buona la prova del cipriota così come quella di Bonazzoli che è stato inserito nel secondo tempo della gara contro il Sassuolo da Castori ed è stato il calciatore più propositivo sotto rete con una bella giocata vanificata dal salvataggio di un calciatore del Sassuolo mentre la palla stava entrando in rete. Cosa dire dopo questa quinta sconfitta in sei gare fin qui disputate? Che la pazienza non può assolutamente venir meno visto che siamo solo alla sesta giornata di campionato e magari quell’ultimo posto, con appena un punto, stride notevolmente perchè la squadra di Castori, dopo le buone prestazioni contro Atalanta e Verona era attesa proprio nella gara contro il Sassuolo per quel riscatto a cui i duemila presenti a Reggio Emilia credevano. Che purtroppo non c’è stato in una regione come l’Emilia Romagna che ci ha dato già questa seconda delusione, come successe a Bologna, il 21 agosto scorso. Pioveva ieri in Emilia, terreno di gioco che ha tenuto bene alla incessante pioggia ma il vecchio proverbio che poteva valere per i granata <campo bagnato, squadra fortunata> non si è avverato. Peccato davvero vedere la Salernitana fanalino di coda, laggiù in fondo alla classifica. Ci sarà tempo per riprendersi visto che nelle prossime giornate che si giocheranno nel mese di ottobre contro squadre alla portata dei granata ci saranno modo e tempi per quella tanta auspicata ripresa. Nella quale Castori crede così come tutti i suoi calciatori, amareggiati ma confortati alla fine della partita contro il Sassuolo con un grande applauso da parte dei propri sostenitori.