di Monica De Santis
Il pronto soccorso dell’ospedale “Fucito” di Mercato S. Severino di nuovo nel mirino delle polemiche da parte di pazienti “spazientiti”. L’episodio, nel caso di specie, ha riguardato un minorenne, che dopo essersi accidentalmente infortunato presso la palestra della propria scuola di appartenenza, soccorso da un presidio del 118, su ordine della centrale operativa, è stato prudenzialmente trasferito presso il pronto soccorso dell’ospedale “Fucito” per ulteriori accertamenti. Secondo quanto riportato dal padre del minore, peraltro membro della Croce Rossa Militare, il personale medico addetto al pronto soccorso, a seguito di una prima visita al soggetto infortunato, ha suggerito di trasferire il paziente presso il pronto soccorso dell’ospedale “Ruggi d’Aragona” di Salerno. Decisione questa, presumibilmente giustificata dall’ormai atavica mancanza del reparto di pediatria presso il nosocomio di Mercato S. Severino. Una decisione alquanto discutibile che ha fatto infuriare il genitore del minore, che incredulo ha ottemperato a quanto suggeritogli. Stante l’urgenza di un immediato intervento terapeutico, trattandosi di trauma cranico, il padre del minore ha preferito soprassedere ad eventuali quanto sterili polemiche all’interno del pronto soccorso di Curteri. Una volta giunto al pronto soccorso del “Ruggi” di Salerno il personale medico ivi operante ha stigmatizzato la condotta quanto meno “imprudente” dei colleghi del “Fucito”. Il minore è stato visitato e sottoposto alle cure del caso e, fortunatamente, le sue condizioni non destano particolari preoccupazioni. Resta, in ogni caso, l’episodio di “superficialità e improvvisazione” (così come indicato dal padre del minore) messo in atto presso l’ospedale “Fucito”, che nell’ultimo periodo è finito più volte sotto la lente di ingrandimento delle censure. Di questo e di altri episodi si sta facendo carico il comitato civico spontaneo “Pro Fucito” di Mercato S. Severino che mira ad evidenziare eventuali disservizi e disagi all’utenza al fine di chiedere immediati interventi da parte degli organismi competenti. Nella fattispecie, gli stessi membri del comitato “Pro Fucito” hanno fatto sapere che chiederanno spiegazioni al personale del pronto soccorso dell’ospedale di Curteri su quanto accaduto nel momento in cui il minore è stato trasportato nei locali all’interno dei quali si sarebbe dovuto procedere all’espletamento del protocollo sanitario di rito. Più volte è stata evidenziata la necessità di potenziare le risorse del pronto soccorso del “Fucito” implementandole con dotazioni di personale e mezzi adeguati all’assolvimento del servizio sanitario richiesto.