
di Erika Noschese
«Sono un uomo di squadra, pronto a dare una mano, come sempre». Con queste parole il sindaco di Bellizzi, Mimmo Volpe, presidente dell’assemblea che ha portato alla rielezione del sindaco di Caserta Carlo Marino alla guida dell’Anci Campania nella fase congressuale del 2 settembre 2024, interviene sulla situazione politica dell’ente. Dopo lo scioglimento del consiglio comunale di Caserta per infiltrazioni mafiose e la nomina del primo cittadino di Pellezzano, Francesco Morra, come vicario, le polemiche non si placano. Morra è finito sotto accusa, in particolare da parte del coordinatore regionale di Forza Italia, Fulvio Martusciello, che ritiene abusiva la sua nomina, non essendo stata comunicata ai componenti dell’Anci Campania chiedendo di fatto un passo indietro e un intervento da parte dei vertici nazionali dell’Anci. A chiarire la vicenda interviene proprio Volpe.
Sindaco, si parla di polemiche e accuse di mancati accordi non rispettati…
«No, ora bisogna solo svelenire il clima e guardare al futuro. Marino e il gruppo dirigente degli ultimi anni hanno svolto un buon lavoro, ed è un peccato che tutto questo rischi di essere oscurato dalle polemiche».
Cosa ne pensa?
«Io sono un uomo di squadra, pronto a dare una mano come sempre. I colleghi sindaci lo sanno bene».
Ha parlato con il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, presidente nazionale Anci?
«No, siamo amici, ma non ho discusso di questo tema con lui. È un ambito che deve essere risolto dall’organismo campano in piena autonomia. I circa 500 iscritti della Campania hanno un direttivo e un’assemblea deputata a decidere, come è sempre stato in passato. Inoltre, ci sono autorevoli sindaci capaci di autodeterminarsi».
Cosa è previsto adesso?
«Semplicemente, bisogna convocare l’assemblea entro trenta giorni dalle dimissioni e nominare il nuovo presidente».
Qual è la sua proposta?
«Si discuterà liberamente di programmi e progetti a supporto dei sindaci e dei comuni. Come dicevo, ci sono figure autorevoli e sindaci in grado di assolvere questo compito. Attualmente c’è un vicario, Francesco Morra, che sta gestendo la reggenza con competenza. Dobbiamo proseguire nel solco della buona gestione degli ultimi anni: Anci Campania è tornata a essere operativa in questi sette anni. Inoltre, è fondamentale garantire una rappresentanza pluralistica che includa anche i territori dei piccoli comuni. La gestione economica dei nostri comuni presenta serie difficoltà, e i tagli subiti mettono a rischio i servizi essenziali per i cittadini».
Ha sentito altri sindaci?
«Sì, abbiamo confronti quotidiani. Abbiamo discusso della situazione, e molti temono che perdere tempo prezioso possa creare problemi ai progetti attuativi e in fase di completamento, per i quali il supporto dell’associazione è fondamentale. Tuttavia, sono ottimista sul fatto che tutto si risolverà rapidamente: tra di noi c’è maturità e conoscenza».
Ci sono i numeri per determinare un risultato?
«Guardi, in questo momento non servono i numeri, anche se i sindaci del centrosinistra rappresentano più del 70% degli iscritti. Quel che serve è una proposta condivisa e unitaria da parte di tutti, come avvenuto negli anni passati e sul piano nazionale con Decaro e Manfredi».