di Andrea Pellegrino
Un sondaggio nazionale commissionato da un partito di centrodestra sulle Amministrative nei Comuni capoluogo di provincia metterebbe, allo stato a Salerno città (chiamata al voto in primavera), il centrodestra ko. L’intera coalizione – il riferimento è ai partiti – rischierebbe il tracollo, con dati che complessivamente non raggiungerebbero il dieci per cento. Rilevazioni che naturalmente mancano dell’elemento principale, qual è il candidato sindaco della coalizione, che allo stato non c’è. Sul tavolo delle trattative resiste il nome dell’avvocato Rino Sica. Ma l’accordo riguarderebbe solo Forza Italia e Fratelli d’Italia. D’altronde, pare che il tavolo del centrodestra allargato sia destinato a non tenersi più. O almeno ci sarà quasi un mese di stop, considerati gli impegni istituzionali già annunciati dal coordinatore provinciale di Forza Italia, Enzo Fasano. Quanto a Rino Sica il nome potrebbe “far sintesi” tra i due partiti, seppur per ora mancherebbe la piena disponibilità da parte dello stesso prescelto. La sua storia, a quanto pare è a doppio filo: da un lato è stato componente del nucleo di valutazione del Comune di Salerno, durante l’era De Luca; dall’altro è un nome molto gradito a Mara Carfagna, con la quale collabora su proposte di legge e suggerimenti giuridici. Da Stefano Caldoro è stato nominato direttore generale dell’Osservatorio meridionale dell’Università di Salerno. Positivi i dati per il Movimento 5 Stelle che potrebbe sfiorare il 20 per cento, nonostante allo stato non abbia presentato il proprio candidato sindaco. Spazio abbastanza ampio anche per i civici che allo stato determinerebbero l’eventuale turno di ballottaggio con la corazzata deluchiana. L’attuale maggioranza resta appesa alle decisioni dell’attuale governatore della Campania che ancora deve sciogliere il nodo sul suo successore a Salerno città. Quasi esclusa l’ipotesi di una successione familiare, almeno per la poltrona più alta. Perché, per quanto riguarda il Consiglio comunale, un De Luca ci sarà e sarà il secondogenito Roberto che, tra un convegno e l’altro, ha quasi chiuso una sua lista. Sul candidato sindaco molto dipenderà da cosa accadrà alla Corte Costituzionale in merito all’incostituzionalità o meno della legge Severino. Per ora nella rosa ci sono Fulvio Bonavitacola, Enzo Napoli (attuale facente funzioni) e l’assessore alle politiche sociali Nino Savastano. Domani sera si riunirà la segreteria provinciale del Pd. All’ordine del giorno con molta probabilità le elezioni amministrative a Salerno ed anche a Battipaglia. In quest’ultimo Comune c’è chi ha avanzato la corsa a sindaco direttamente del segretario provinciale del Pd Nicola Landolfi.