Sono tante le frecce nella faretra di Aldo Olivieri, pronte per essere scoccate e fare l’ennesimo centro. Anche quella del villaggio di Babbo Natale ad Agropoli era una grande scommessa ma ancora una volta si deve dare al giovane il merito di essere un visionario. Domenica ha chiuso le porte quella che sarà un’attrazione capace di porre una pietra miliare nel campo dell’intrattenimento per i più piccoli e non solo. La città di Agropoli ha vissuto oltre un mese di festeggiamenti grazie ad una perfetta organizzazione magistralmente diretta dall’associazione Opus del giovane Olivieri. Divertimento, certo, turismo, visitatori ma anche, o soprattutto, economia. Nel villaggio erano presenti tanti imprenditori col proprio spazio nel quale offrivano una lunga serie di servizi, non solo di stampo enogastronomico.
«Anche questa volta, nonostante tutto, ce l’abbiamo fatta. Le difficoltà per un evento di 38 giorni consecutivi sono davvero tante, metteteci le festività, il cattivo tempo, i grandi flussi, gli inconvenienti, i cambiamenti e altro ancora, capirete cosa c’è dietro ad un’iniziativa del genere – le parole del giovane – le persone, la comunità. Ci sono commercianti, imprenditori, professionisti, volontari, associazioni, giovani, carristi, tutti insieme per costruire e migliorare un’attrattiva durante le festività natalizie nella città di Agropoli. Come dico sempre: “Dietro ad un grande evento c’è una grande squadra. Nel nostro caso c’è anche una comunità”. Grazie a tutti voi, ci vediamo alla prossima iniziativa con grandi novità».
Tanti i riconoscimenti per l’evento, attenzionato dalla stampa nazionale ed internazionale. Persino il mitico settimanale “Topolino”, tra le pubblicazioni italiane maggiormente longeve e faro dell’editoria per ragazzi, ha dedicato spazio al “vero” Babbo Natale. In effetti, nel villaggio intitolato col suo nome, non poteva mancare proprio lui e ad Agropoli c’era quello vero, come da qualche anno a questa parte. Rolando Langellotti è l’uomo che impersona l’omone rosso che tutti i bambini amano e lui, pazientemente, ha atteso le migliaia di più piccoli per scattare una foto, per un sorriso, per una carezza, per un ricordo indimenticabile. Insomma, la fantasia, il coraggio, lo spirito imprenditoriale, l’amore per il territorio di Aldo Olivieri riescono a rendere oro tutto ciò che tocca. In estate, ad esempio, è stata la Sagra delle Sagre, giorni in cui in luogo del Cilento sono state radunate tutte le sagre e le feste del comprensorio in un’esplosione di gusti, odori, profumi e musica. Un altro successo, dunque, in attesa di quello che verrà.