Alternanza scuola - lavoro, successo per i Ptco promossi dal Severi - Le Cronache
Salerno

Alternanza scuola – lavoro, successo per i Ptco promossi dal Severi

Alternanza scuola – lavoro, successo per i Ptco promossi dal Severi

di Monica De Santis

Il Liceo Scientifico Francesco Severi di Salerno, si conferma ancora una volta uno dei licei salernitani più all’avanguardia e più attendo all’offerta formativa dei propri studenti. La dirigente scolastica Barbara Figliolia, per l’anno scolastico, appena conclusosi, ha messo in atto una serie di progetti Ptco che hanno permesso ai suoi allievi di poter partecipare ad attività pomeridiane molto interessanti e che hanno dato loro la possibilità di conoscere, apprendere ed anche cimentarsi come giornalisti. Tra i progetti Ptco messi in campo, oltre al classico corso di giornalismo e al progetto che ha portato gli studenti a teatro messi realizzati in accordo con il nostro quotidiano, altri due progetti hanno ottenuto il consenso degli studenti che vi hanno partecipato. Si tratta di un progetto denominato “L’orto a scuola” ed il secondo denominato “Guide consapevoli”, entrambi realizzati insieme con l’esperto Luca Iovane… “Questi Ptco sono la dimostrazione che quando si lavora in sinergia, pubblico e privato, si lavora con una finalità. – ha spiegato Iovane – È possibile fare delle cose belle e interessanti anche con un budget ridotto e questo è molto significativo perché bisogna lavorare sui giovani e abituarli al lavoro, che è un qualcosa di diverso dall’insegnamento tradizionale. Così come come uno sportivo va in palestra per rafforzare i muscoli, lavorare durante il Ptco rafforza il muscolo dell’impegno, la determinazione e lo spirito di sacrificio che sono tutti valori fondamentali da far apprendere ai ragazzi di oggi, che sono un pò distanzi, da certe dinamiche, da certe filosofie, da un certo tipo di cultura. – prosegue ancora Iovine – Quello che abbiamo fatto noi è stato lanciare due messaggi. Uno che è fondamentale l’alternanza scuola lavoro, soprattutto per l’insegnamento trasversale delle soft skills, impegno sul sacrificio, lavorare con un risultato. E poi l’altro è quello che la sinergia pubblico – privato, e il coordinamento rispetto a degli obiettivi consente di superare i limiti di budget che purtroppo le scuole hanno e che invece non dovrebbero avere”. Nello specifico il Ptco “Guide consapevoli” si è posto l’obiettivo di comunicare necessità e opportunità di cambiare i propri comportamenti nei confronti dell’ambiente, della propria comunità e del contesto in cui vivono stimolandoli ad un cambiamento delle proprie abitudini mettendo in atto atteggiamenti più rispettosi nei confronti della natura. Lo scopo dell’iniziativa didattica è stato quello di avvicinarli a materie come la mobilità sostenibile, l’economia circolare, ma anche l’auto-consapevolezza, la coscienza ambientale, la coscienza del territorio e il senso di appartenenza alla propria comunità. Mentre il Ptco “L’orto a scuola” è stato un progetto formativo con l’obiettivo di trasferire agli alunni competenze inerenti l’ambiente, l’agricoltura ed in particolare la cultura idroponica. Si tratta di una tecnica di coltivazione intelligente che si attesta come agricoltura innovativa e sostenibile: zero pesticidi, zero acqua e zero consumo di suolo. Una delle possibilità offerte dalla coltura idroponica è quella di avvicinare l’agricoltura al contesto cittadino. Infatti, come già avviene in molte realtà urbane, è possibile utilizzare i terrazzi di copertura dei fabbricati, come anche i balconi, per montare piccoli impianti idroponici e coltivare prodotti controllati, sia dal punto di vista qualitativo che igienico sanitario, raccolti e consumati a km 0. La coltura idroponica è infatti, lo si ripete, una tecnica di coltivazione innovativa, green e smart. “Questi due Ptco, come gli altri che abbiamo messo in campo – ha spiegato la preside Figliolia – ha ottenuto un grande consenso da parte dei nostri studenti, che hanno partecipato in maniera molto entusiastica e che hanno anche già espresso il desiderio di proseguire questi percorsi. Noi come scuola dobbiamo cercare di offrire ai nostri allievi un’offerta formativa varia ma di alto livello. Solo in questo modo i ragazzi non si annoiano, ma al contrario partecipano diventanto alla fine i veri e soli protagonisti di questi Ptco”.