di Redazione Cronache
EBOLI. La microcriminalità, intesa nel senso dell’entità dei reati, è storicamente la forma di illegalità maggiormente percepita in senso negativo dalle comunità, perché a spettro ampio, particolarmente diffusa, che riguarda o può riguardare tutti. E’ questo che nelle ultime ore ha fatto scattare qualche comprensibile allarme, ma soprattutto le proteste di alcuni ebolitani, loro malgrado costretti a confrontarsi con autovetture daneggiate, piccoli furti, vetri delle automobili in frantumi. Una situazione allarmante, che peraltro contrasta con l’imponente azione di legalità antiabusivismo sul territorio messa in campo dalle forze dell’ordine in piena sinergia con l’Amministrazione comunale e gli uffici di via Matteo Ripa. Un fenomeno, quello di gruppetti di giovani e giovanissimi alla ricerca anche di pochi spiccioli, che appare difficile da arginare, perché l’azione può scattare in qualsiasi momento e sull’intero territorio cittadino. Difficile, se non impossibile, presidiare ogni angolo della città, specie perché gli organici delle forze dell’ordine, dai Carabinieri alla Polizia Locale, non hanno elementi a sufficienza per presidiare ogni angolo di Eboli. Rimane la possibilità, a cui ci si aggrappa da qualche ora, che le videocamere di sorveglianza possano avere catturato, negli ultimi giorni e nelle ultime notti, le immagini utili per mettere le mani sui vandali e ladruncoli, che specie nel centro urbano stanno mietendo vittime tra gli automobilisti con auto in sosta. Dispiace che la città sia vittima di qualche episodio del genere, proprio negli stessi giorni in cui ha fatto emergere invece decine di casi di abusivismo, di illegalità diffusa e presenze di clandestini sul territorio