di Alessandro D’Isidoro
Aldo D’Isidoro è un agente scelto della Polizia di Stato, in servizio da diversi anni a Salerno. E come tutti i tutori della legge, ogni giorno, anche il D’Isidoro è in prima linea per difendere e proteggere chi è in difficoltà e per combattere ogni tipo di crimine. Dunque l’Agente di Polizia è un pubblico ufficiale che si occupa principalmente di garantire l’ordine e la sicurezza pubblica. Oggi è proprio Aldo D’Isidoro a raccontare il suo lavoro, partendo all’inizio, dal perchè ha scelto appunto di diventare un poliziotto “Ho scelto di fare il poliziotto perchè è un lavoro che mi è sempre piaciuto, fin da quando ero bambino; spesso con i miei fratelli giocavamo a “guardie e ladri”. Un classico gioco, che ai miei tempi, non troppo lontani, perchè non sono così vecchio, si portava molto. Era un classico gioco, c’erano i buoni e c’erano i cattivi. Io ovviamente, volevo sempre fare il buono, la guardia. Non ho mai amato fare il ladro. Poi crescendo quello che era solo un gioco è diventata una passione. E poi un lavoro. Diciamo che alla fine sono riuscito a realizzare ciò che volevo: fare il lavoro che mi piaceva sin da bambino”. Come si lavora al tempo del covid? “Da quando è iniziata la pandemia abbiamo dovuto modificare in parte non il nostro lavoro, ma il modo. Abbiamo dovuto adottare tutte le misure di sicurezza, e poi siamo stati impegnati affinchè questi venissero rispettati anche dalla cittadinanza. Siamo stati e siamo molto impegnati sui controlli delle misure di prevenzione per garantire i giusti distanziamenti, la mascherina obbligatoria nei luoghi chiusi, l’applicazione delle norme di igiene, ma soprattutto la diffusione della campagna vaccinale. La polizia di Stato è tra la gente e anche io sono in prima linea, per cercare di contenere i contagi. Il lavoro viene svolto h24, con turni che coprono tutte le ore, in modo da non lasciare nessuna ora della giornata scoperta e per tutelare i cittadini. Ovviamente a questi continuiamo anche con tute le altre attività di prevenzione che abbiamo sempre svolto. Ovvero la lotta alla criminalità. Crede che nelle forze dell’ordine lavorino poche persone? “Ci sono poche persone nelle forze dell’ordine, in quanto lo Stato non arruola i giovani, perche’ non vuole pagare. I poliziotti anziani vanno in pensione e non vengono integrati con nuovi e più giovani lavoratori. Questo problema fa si’ che ci siano meno poliziotti a copertura del territorio, lasciando ampio spazio alla piccola criminalità cittadina”. Secondo lei perchè venite sempre accusati? “Veniamo sempre accusati perchè le forze dell’ordine sono diventate la valvola di sfogo dei cittadini, dal momento che lo stato non e’ piu’ presente, quindi noi poliziotti siamo come bersagli a cui mirare. in più i media non fanno altro che peggiorare la situazione. a mio parere la chiusura delle attività commerciali ha fatto crescere la piccola criminalità e ha messo in ginocchio le città, ma anche tutto il paese. dal momento che la polizia di stato è sempre presente sul territorio, e’ diventata un bersaglio. infatti ogni qualvolta c’è una manifestazione di qualsiasi natura le forze dell’ordine vengono sempre aggredite, sia verbalmente che fisicamente”.