Sono iniziati i lavori riammodernare l’impianto del Comune di Salerno per il trattamento della frazione organica dei rifiuti solidi urbani. Noto come impianto di compostaggio e ubicato nella zona industriale, fu inaugurato nel 2011 dopo due anni di lavori eseguiti per conto dell’allora commissario di Governo Vincenzo De Luca, con un finanziamento europeo di circa 25 milioni di euro. Dal dicembre 2016 l’impianto è stato affidato a Salerno Pulita che nei mesi scorsi ha indetto una gara per l’affidamento congiunto della progettazione esecutiva e dell’esecuzione dei lavori di riammodernamento, il cui importo è di circa 3 milioni e 100 mila euro. Tutte risorse in autofinanziamento, acquisite dalla società partecipata con l’accensione di un mutuo e ricorrendo agli strumenti di finanza agevolata previsti dalle misure Industria 4.0 e Bonus Sud. I lavori sono eseguiti da Etica Spa a seguito di una gara europea. Si è approfittato dell’occasione per dotare l’impianto di compostaggio anche di ulteriori attrezzature più performanti. L’impianto di Salerno, il cui compost è certificato e viene utilizzato sia in agricoltura che in interventi di rinaturalizzazione di ex discariche dismesse, ha una capacità di 30mila tonnellate all’anno, di cui 23mila di frazione organica di rifiuti solidi urbani (Forsu) e 7mila di verde strutturante. I lavori in corso, oltre ad essere finalizzati a produrre un compost di aumentata qualità, porteranno anche ad un efficientamento della fase aneorobica con la conseguente produzione di energia elettrica dalla parte liquida dei rifiuti organici, producendo così ricavi per il Comune dalla vendita dell’energia, ma pure una sensibile riduzione di costi di smaltimento del percolato. Salerno Pulita nel mese di febbraio del 2022 ha presentato anche un progetto per accedere ai fondi del Pnrr, per un valore di circa 15 milioni di euro, che prevede la riconversione dell’impianto per la produzione di biometano, anziché di energia elettrica. Il progetto è stato giudicato ammissibile ma non ancora finanziato perché sono finiti i fondi a disposizione del Ministero. Si confida, pertanto, o in una nuova allocazione di risorse da parte del Governo – che potrebbe spostare sui tanti progetti già ammessi e immediatamente cantierabili fondi del Pnrr che non si riescono a spendere in altri settori – o in nuovi canali di finanziamento pubblico.v
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