Al via gioved’ la 22esima edizione della “Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico”, il piu’ grande salone espositivo al mondo dedicato all’archeologia. Scenario della “borsa”, Paestum, la citta’ dei templi, che in quattro giorni, fino a domenica 17, ospitera’ anche quest’anno centinaia tra espositori, Paesi esteri e relatori. Previsto l’arrivo di un centinaio di espositori, tra i quali 25 Paesi esteri, oltre a 300 relatori provenienti da ogni parte del mondo. Una sessantina, gli incontri e le conferenze in calendario con i piu’ noti divulgatori culturali, archeologi, soprintendenti, direttori di musei, docenti universitari e giornalisti. Tra le sezioni speciali in programma, “ArcheoExperience”, laboratori di archeologia sperimentale per la divulgazione delle tecniche utilizzate dall’uomo nel realizzare i manufatti di uso quotidiano; “ArcheoIncoming”, spazio espositivo e workshop con protagonisti i tour operator che promuovono le destinazioni italiane per sviluppare l’incoming del turismo archeologico; “ArcheoStartUp”, per la prima volta in collaborazione con l'”Associazione Startup Turismo” che riunisce le migliori realta’ che offrono nuovi prodotti e servizi digitali nei settori del turismo e della cultura; “ArcheoVirtual”, l’innovativa mostra internazionale di tecnologie multimediali, interattive e virtuali in collaborazione con “ITABC”, Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali del CNR. All’interno della manifestazione, si terra’ la quinta edizione dell'”International Archaeological Discovery Award”, il premio intitolato a Khaled al-Asaad, direttore dell’area archeologica e del Museo di Palmira dal 1963 al 2003, che ha pagato con la vita la difesa del patrimonio culturale. Il premio andra’ quest’anno al “Black Sea Maritime Archaeology Project” (MAP), che nel Mar Nero ha rinvenuto una nave di legno risalente a 2.400 anni fa, con gli elementi strutturali, fra cui l’albero e i banchi per i rematori, attestandolo come il piu’ antico relitto completo conosciuto trovato in mare. Da segnalare, infine, l’arrivo della delegazione culturale cinese piu’ numerosa mai avuta in Italia: 23 manager culturali, tra direttori di parchi archeologici e musei, di istituti di archeologia, di conservazione e prestigiosi accademici di architettura e pianificazione del paesaggio coordinati dall’ ICOMOS China, il “Consiglio Internazionale dei Monumenti e dei Siti”, organo consultivo dell’UNESCO.
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