In Arizona la Mayo clinic (un’organizzazione no-profit per la pratica e ricerca medica), ha condotto uno studio sui benefici che l’uso della tecnologia può portare alle persone anziane, dimostrando che aiuta la memoria tardando la demenza senile, ma non solo.
Un altro studio sempre condotto in Arizona dimostra come gli anziani che utilizzano i social network possano sentirsi più inseriti nella società migliorando la qualità della propria vita.
Cosa significa questo? Che anche la generazione passata non resta più indifferente all’evoluzione.
Sentirsi socialmente connessi aumenta le proprie performance cognitive, infatti una ricerca ancora in corso effettuata su un gruppo di 42 anziani tra i 68 e i 91 anni, che non conoscevano l’ esistenza di Facebook, avvicinandosi al social, le loro capacità sono migliorate e il senso di solitudine diminuito.
I computer, i cellulari, internet, aiuta una persona anziana a sentirsi sempre connesso anche con la famiglia che spesso è lontana per lavoro, con la posta elettronica o programmi che permettono di effettuare video-chiamate.
Qualcuno ritiene che la tecnologia non sia adeguata nel fornire supporto alle persone anziane; al contrario, anche se una macchina, spesso per queste persone diviene l’unico strumento che garantisce la continuità degli affetti.
Secondo le stime diffuse circa un milione e mezzo di anziani si collega a Facebook per rimanere in contatto con amici e parenti, e grazie a molti stimoli nella rete mantengono il cervello più giovane.
Non sono solo questi gli effetti benefici della tecnologia per gli anziani: l’ uso della rete riduce anche i sintomi di ansia, stress, depressione e infine isolamento e migliorano le capacità sull’azione e sul ragionamento.
Sembrerebbe davvero un toccasana, ma come tutte le cose bisogna farne un uso controllato.
di Letizia Giugliano