“Il Cielo degli Orsi” è il titolo dell’appuntamento in programma oggi alle 17 al Teatro Ghirelli. Lo spettacolo è il quarto appuntamento Young a cura di Casa Del Contemporaneo L’antica arte del teatro d’ombre per il pubblico di bambini e famiglie Due storie in una. La prima racconta di un Orso adulto che inizia a desiderare di diventare papà ma non sa proprio da dove cominciare! Rivolge lo sguardo al cielo in cerca di risposte, ma sarà l’incontro con una bella orsa a cambiare il suo destino. Lei sembra leggergli i suoi pensieri più profondi, dove non servono molte parole per guardare avanti a nuovi progetti per la primavera. Piccolo Orso, invece, è un cucciolo alle prese con il grande dispiacere per la perdita dell’amatissimo nonno, partito per il “cielo degli orsi”. Si metterà in viaggio egli stesso per poterlo incontrare ancora una volta, fino a ritrovarlo nel caldo abbraccio della mamma e del papà al suo rientro a casa. “Per entrambi i nostri protagonisti l’infinità del cielo sembra essere l’unico luogo in cui le loro domande possono essere soddisfatte, per poi accorgersi, alla fine del loro cercare, che è sulla terra, vicino a loro, che si trova la risposta – riferisce in una nota il regista Fabrizio Montecchi – “Con semplice e disarmante chiarezza, lo spettacolo vuole parlare delle difficoltà che tutti noi incontriamo, a maggior ragione i bambini, quando cerchiamo risposte alle grandi domande della vita. E l’unico percorso possibile è sempre quello esperienziale e non razionale e l’unica risposta, anche se non è la risposta, è spesso sotto i nostri occhi nel nostro piccolo mondo”. Il cielo degli orsi affronta temi delicati e profondi con leggerezza e tatto e una grande capacità di sintesi. Liberamente tratto da “Un paradiso per piccolo Orso” di Verroen e Erlbruch, la narrazione utilizza la presenza di animali come protagonisti per dosare l’impatto emotivo di temi così importanti su un pubblico anche di piccolissimi (dai 3 anni). Il resto è affidato alla tecnica mista di teatro d’attore, danza e soprattutto “ombre” dove – ancora una volta – a fare da ispirazione a Nicoletta Garioni e Federica Ferrari per la realizzazione delle sagome è stato Erlbruch con i suoi disegni. E’ dalla fine degli anni Settanta che Teatro Gioco Vita si accosta al teatro d’ombre, studiandone le possibilità tecniche ma lavorando fin da subito alla sua ridefinizione linguistico-espressiva, in un continuo confronto con una pluralità di linguaggi e tecniche del teatro. La “via italiana” al teatro d’ombre – l’ha definita il critico Renato Palazzi – da sempre considerato un inavvicinabile patrimonio delle culture orientali, oggi quella di Teatro Gioco Vita è una realtà consolidata dalle peculiarità espressive riconosciute in Italia ma anche all’estero. In particolare lo spettacolo “Il cielo degli orsi” ha ottenuto al 52° Festival internazionale di teatro di figura e oltre di Zagabria due premi assegnati dalla giuria professionale: il Premio “Tibor Sekelj” come “spettacolo con il messaggio più umano” e il Premio agli attori Deniz Azhar Azari e Andrea Coppone “per l’eccellente interpretazione”. Completano il cast artistico e tecnico Valerio Longo per le coreografie, Alessandro Nidi per le musiche, Tania Fedeli ai costumi, Anna Adorno al disegno luci e Sergio Bernasani per la realizzazione delle scene.
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