di Arturo Calabrese
Tante polemiche negli ultimi giorni ad Agropoli per i lavori in corso presso lo scoglio di San Francesco. Dopo il silenzio iniziale, in particolare da parte dell’assessore all’ambiente nonché vice sindaco Rosa Lampasona, è arrivata ieri mattina la comunicazione dell’amministrazione comunale.
«Gli stessi – scrivono – sono a cura di un privato che ha presentato una richiesta di permesso per intervenire su un forte smottamento che si sta verificando sia presso il terreno di proprietà che sulla strada soprastante».
C’è poi la dichiarazione di tre rappresentanti dell’amministrazione agropolese e cioè il sindaco Roberto Antonio Mutalipassi, l’assessore Lampasona che era stata interrogata nel merito sabato mattina senza però ricevere risposta, e l’assessore al porto e demanio Giuseppe Di Filippo. Comunicazione che viene riportata integralmente: «i lavori in corso di svolgimento in località San Francesco vengono svolti da un privato, non dal comune che ha rilasciato solo le autorizzazioni e i pareri per la propria competenza.
Mai sono stati autorizzati lavori in mare, ma solo interventi a terra. Siamo preoccupati quanto i nostri concittadini, consapevoli del valore storico – naturalistico e della bellezza del sito e della sua tutela. È nostro impegno avere massima attenzione sulle operazioni in corso e quelle future e perseguiremo nelle opportune sedi chiunque non rispetti le procedure previste dalle norme. Rassicuriamo che l’attenzione è massima e che ci faremo parte diligente per verificare la congruità del progetto posto in essere».
Parole che hanno scatenato la minoranza. «Agropoli – dice Massimo La Porta – ha bisogno di un sindaco e non di un cerimoniere. Ancora una volta ho avuto conferma di come il sindaco di Agropoli, mostrando scarsa capacità politica e amministrativa su problematiche così importanti per la nostra città.
All’indomani dello scempio commesso da un privato in un’area a tutela come quella di San Francesco, confidavo in una convocazione da parte del sindaco a tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale unitamente ai funzionari del comune nella quale si sarebbero chiariti i fatti. Contestualmente – aggiunge – avrebbe dovuto, in via preventiva, ordinare la sospensione dei lavori e verificare i procedimenti. Purtroppo questo non è accaduto e, come sempre, ci siamo attivati diversamente.
Da una prima analisi della documentazione messa a disposizione dagli uffici con mio accesso agli atti – conclude – le autorizzazioni sembrano non conformi all’esecuzione dei lavori e per tale ragione ho chiesto al presidente della commissione porto e demanio di convocarla per avere in audizione i funzionari responsabili e sollevare le mie ragioni». Molto critico è Raffaele Pesce: «Quanto scritto nel comunicato stampa è falso – le sue parole – il primo cittadino scrive che mai sono stati autorizzati lavori in mare ma non è così.
Nella autorizzazione concessa e prorogata si legge che si autorizza “il trasporto via mare mediante moto pontone, dalla zona di carico alla zona di deposito, con temporaneo spostamento, ove indispensabile per consentire l’avvicinamento del moto pontone, del materiale in ambiente sommerso, di un limitato quantitativo di sedimenti dovuto al fenomeno gravitativo in atto. La presente viene rilasciata esclusivamente ai soli fini demaniali marittimi e non esime l’istante dal munirsi di tutte le autorizzazioni, permessi, pareri all’uopo necessari”.
Il sindaco si dimetta e se non lo farà dovrà licenziare gli addetti stampa che hanno scritto il falso». C’è da aggiungere che i consiglieri avevano già nella giornata di venerdì chiesto spiegazioni e solo a distanza di due giorni Mutalipassi è intervenuto. Diversi gli interventi anche esterni al consiglio.
C’è l’interessamento, ad esempio, del vice coordinatore di Fratelli d’Italia Gennaro D’Amico che parla di un suo impegno per investire gli organi competenti, del gruppo locale di Forza Italia e di quello del Movimento 5 Stelle Agropoli-Rutino.
«Chiediamo le immediate dimissioni del Sindaco e della giunta in quanto inadatta a salvaguardare Agropoli e a gestirla correttamente – dicono i pentastellati – come dimostra la dichiarazione tardiva del sindaco e non mostrando alcuna consapevolezza in relazione ai lavori effettuati presso lo Scoglio di San Francesco, riteniamo necessario lo scioglimento di tutta la Giunta e dell’amministrazione».
Il nocciolo della questione riguarda l’autorizzazione dei lavori. Da parte di Palazzo di Città sono arrivate ma non è chiaro se siano presenti anche quelle di altri enti come doveroso. Indignati i cittadini agropolesi che hanno visto in pericolo il proprio luogo simbolo e cioè quello scoglio sul quale, secondo la leggenda, il santo di Assisi parlò ai pesci e su di esso, seguendo sempre il mito, l’acqua non si ferma, lasciandolo asciutto. Una croce commemora proprio quell’episodio. La preoccupazione di tanti agropolesi è sull’ecosistema che si credeva incontaminato e che adesso potrebbe essere compromesso per sempre.