Agropoli, ospedale: la minoranza di Castellabate chiede consiglio monotematico - Le Cronache Attualità

di Arturo Calabrese

Dopo il consiglio monotematico sull’ospedale tenuto dall’amministrazione del comune di Agropoli, risultato da ascrivere totalmente alla minoranza e al consigliere Raffaele Pesce che con pervicacia ha portato avanti tale battaglia, anche le opposizioni di Castellabate chiedono che si faccia altrettanto.

Domenico Di Luccia e Catina Tortora di “Castellabate al Centro” e Costabile Nicoletti e Francesco Ambrosano di “Castellabate nel Cuore” chiedono la convocazione di un consiglio comunale monotematico sulla vicenda ospedale affinché anche Castellabate possa portare all’Asl Salerno la richiesta di modifica del piano aziendale.

Nulla di più rispetto ad Agropoli ma un rafforzamento, una discesa in campo al fianco della città confinante con la quale si condivide molto. «È necessario far fronte comune con tutte le amministrazioni del territorio cilentano per vigilare e pretendere la corretta applicazione dei parametri del D.M 70/2015 sul rientro della struttura nella rete dell’emergenza – dicono – si auspica, nell’interesse esclusivo della Comunità l’approvazione all’unanimità della proposta consiliare».

Ci sono ovviamente delle motivazioni: «Non è più procrastinabile riconoscere all’ospedale di Agropoli il ruolo cruciale che gli compete – aggiungono – nonché di assicurarne la piena funzionalità vigilando sulla corretta applicazione dei parametri del Dm n. 70/2015 e sul rientro della struttura nella rete dell’emergenza».

Insomma, il territorio si mobilita, ma l’analisi che può essere realizzata è quella di amministrazioni, o per meglio dire maggioranze, ferme ed immobili su quella che è una questione di fondamentale e cioè la sanità territoriale.

La motivazione di tale apatia, smossa dalle forze di opposizione, è da rintracciare nella vicinanza di determinate amministrazioni a quella che veniva considerata la filiera del Partito Democratico che anche dai piccoli centri arrivava alla Regione Campania.

I recenti arresti e le recenti inchieste, tra cui la traduzione nelle patrie galere di Franco Alfieri, pare abbiano interrotto questo collegamento, questa ramificazione così forte da portare sindaci e amministratori ad essere silenti su un argomento di cotanto interesse per tutti. Così è successo ad Agropoli: tante le istanze, le mozioni, le interrogazioni della minoranza, interventi che chi oggi amministra ha addirittura definito populisti ed inutili.

Cosa succederà adesso è tutto da vedere e soprattutto se l’Asl recepirà quanto chiesto, ma un primo segnale è stato di certo lanciato.