Agropoli, fuori Cianciola e dentro Cammarota: rimpasto in giunta - Le Cronache Attualità

di Arturo Calabrese

Sarà Giuseppe Cammarota il nuovo assessore della giunta di Agropoli. L’ufficializzazione è arrivata nella mattinata di ieri con la pubblicazione del decreto sull’albo pretorio a firma del primo cittadino Roberto Antonio Mutalipassi. Dopo la revoca della delega al già componente di giunta Emidio Cianciola, il consigliere Cammarota sale di livello ed entra in giunta.

Eletto nella lista del Partito Democratico a sostegno dell’attuale primo cittadino con ben 383 voti, il neo assessore lascia il posto a Alessia Astone. La professionista, molto attiva sui social ove rende edotto il mondo sulle giuste pratiche in fase pre natale, natale e post natale degli infanti, entra finalmente nell’assise, dopo essere stata più volte vicina a tale passo.

Al momento, ovviamente, non è detto che accetti, ma finalmente è davvero il suo turno. Tornando alla nomina, Cammarota avrà le deleghe a Pnrr, sviluppo economico e sport. Quello che nella giornata di domenica era apparso come un piccolo terremoto, con tanto di post sui social di Mutalipassi accompagnato dalla sua bella foto, pare essere adesso rientrato.

C’è poi un altro aspetto molto importante: la minoranza continua a perdere rappresentanza. Dopo l’abbandono di Bruno Bufano, eletto con Massimo La Porta, ed Elvira Serra, già candidata sindaco ed oggi assessore, potrebbe adesso essere Gerardo Santosuosso, anch’egli eletto con La Porta, a passare dall’altra parte della barricata. Nelle scorse sere, ha partecipato ad una cena ad Agropoli con il consigliere regionale di Italia Viva Tommaso Pellegrino. Non di certo un indizio determinante, ma qualcosa potrebbe succedere in tal senso.

«Giovane intraprendente e dinamico con tanta voglia di fare, stimato e apprezzato – dice il sindaco – sono certo che saprà fornire il giusto apporto in seno all’esecutivo utile all’ulteriore sviluppo e progresso della nostra bellissima Agropoli».

Chi è Giuseppe Cammarota

Avvocato di professione, è stato candidato nel 2017 con Adamo Coppola nella compagine “Lista Coppola” e portando a casa ben 412 preferenze. In quella lista, figuravano i già citati Cianciola e Santosuosso ed anche Antonia Volpe, nominata ieri nel consiglio di amministrazione dell’Agropoli Cilento Servizi. Questa, però, è un’altra storia che viene approfondita in un altro articolo.

Dopo essere stato in consiglio con il sindaco Adamo Coppola, Cammarota per un breve periodo è stato presidente del consiglio prima della sfiducia firmata da alcuni consigliere all’allora sindaco. Nel 2022, come detto, si ricandida e viene puntualmente rieletto. Doveroso, però, parlare anche del suo albero genealogico e dei collegamenti tra parentele e posti di lavoro.

Comincio dalla parentela più stretta: il fratello Antonio è dipendente dell’Agropoli Cilento Servizi. Continuando con la discendenza, si trovano un altro e un altro cognome: Alessia Gaudiello. Anch’ella è legata al nuovo assessore della giunta Mutalipassi dato che è figlia della sorella di Giuseppe Cammarota.

Nulla di illecito, anzi, ma trattandosi di soldi pubblici e di cariche pubbliche è giusto che il pubblico sappia. Altro elemento che pare possa riguardare da vicino l’amministratore da poco nominato è legato alla vicenda dello scoglio di San Francesco, deturpato in maniera ormai irreparabile.

Insomma, il nome del nuovo assessore è davvero una garanzia. Ma anche il cognome.

Le reazioni

Forza Italia e Fratelli d’Italia esprimono solidarietà all’ormai ex assessore Emidio Cianciola.

“Azione pellegrina, intempestiva, inopportuna e politicamente volgare – dice il segretario cittadino Emilio Malandrino – senza stile e senza garbo, ma in linea con la considerazione politico amministrativa che ho per questa compagine amministrativa, della quale mi meraviglia, ancora una volta come, una persona così, potesse condividere idee e percorsi.

Essere parte integrante di un progetto politico senza visione futura, senza progettualità, senza alcuna propensione per l’interesse della comunità e delle persone della propria città, non apparteneva alla sua indole, al suo stile di vita, al suo modo di essere.

Certamente la compagine amministrativa con cui, erroneamente a mio avviso, ha condiviso questo percorso, non meritava e non merita persone così.

I prossimi appuntamenti elettorali sono più vicini di quanto si può immaginare. Nino Cianciola, a pieno titolo, può e potrà essere tra coloro i quali contribuiranno, in uno ad una nuova classe dirigente rinnovata e con idee alternative e diverse dagli ultimi improbabili amministratori, a scriverla per un futuro migliore che Agropoli attende da molti, da troppi anni. Noi ci saremo”.

Dello stesso avviso è il coordinatore e consigliere provinciale Modesto Del Mastro: Non sorprende il modus operandi, non sorprende che sia stato cacciato e non sorprende nulla di quanto fatto dal sindaco. A quanto pare, ad Agropoli non si è liberi di parlare con chi si vuole e di cosa si vuole.

Fino a prova contraria, ad Agropoli è in vigore la Costituzione italiana che parla di libertà di parola e di pensiero, tutelandola come diritto sacro ed inviolabile. Il partito è vicino al Cianciola politico e al Cianciola uomo – aggiunge – vittima dell’ennesimo gioco politico di un sistema alle sue battute finali.

È tempo di iniziare a lavorare per una nuova stagione, per una città di Agropoli diversa e per un territorio nel quale, finalmente, si possa vivere nel pieno dei diritti come ad esempio – conclude – la libertà e l’accessibilità alle cure”.