Maria Giovanna D’Arienzo, per motivi lavorativi, dovrà lasciare la carica di vicesindaco di Agropoli perché incompatibile. Tale necessità, però, apre uno scenario molto complesso per la città agropolese ma soprattutto per il sindaco Roberto Antonio Mutalipassi che si trova adesso a dover sciogliere un nodo molto intricato per quanto riguarda la giunta.
Giusto chiarire lo stato delle cose. Essendo Maria Giovanna “Vanna” D’Arienzo una donna, potrà essere sostituita soltanto da una donna alla luce della legge sulle quote rosa e sulla parità di genere. Ed è qui che cominciamo i problemi dato su alcuni nomi pare ci sia il veto di questo o di quel consigliere mentre su altri ci sia il netto no anche da Franco Alfieri, sindaco di Capaccio Paestum, presidente della Provincia di Salerno e dell’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento, di cui non si nasconde l’influenza sul centro cilentano. Quando si è ufficialmente saputo che la futura ex vicesindaco D’Arienzo avrebbe ricoperto un ruolo lavorativo incompatibile con l’incarico pubblico, il pensiero è andato subito ad Elvira Serra.
Il passaggio dalla minoranza, dove era stata eletta in quanto candidata a sindaco, alla maggioranza, sponda dove è stata accolta a braccia aperte, sembrava essere il giusto viatico per l’entrata giunta, ma tale ipotesi pare allontanarsi sempre più, anche alla luce degli accadimenti passati risalenti all’amministrazione guidata da Adamo Coppola: l’allora vicesindaco Serra venne sollevata dall’incarico dopo alcune, e ben note alle cronache politiche, incomprensioni. Il nome più quotato è la prima non eletta della tornata elettorale del 2022 nella lista del Partito Democratico. Si tratta dell’ostetrica Alessia Astone che potrebbe entrare in giunta come semplice assessore mentre il nodo più difficile da districare rimane sempre quello del vicesindaco. Sarebbe escluso l’attuale assessore al turismo Roberto Apicella, reo di avere avuto fin troppo spazio.
La papabile è Rosa Lampasona, attuale assessore alla sanità, da sempre militante nei dem e già in giunta con Adamo Coppola. Ovviamente scalpita anche Giuseppe Di Filippo, anch’egli eletto nel Pd, ed oggi alla guida dell’assessorato al porto e al demanio. Infine, menzione doverosa per Emidio Cianciola: l’assessore al Pnrr non era candidato e la sua è già una nomina esterna. Cosa succederà, dunque, adesso? Tutto è in forse. Anche perché non si può dimenticare il presidente del consiglio Franco Di Biasi. Il marito della capitano della polizia locale Valentina Nastari, infatti, potrebbe pretendere anch’egli un ruolo in giunta, il che aprirebbe le porte del consiglio al primo non eletto Gianluca Russo.
Tutto è in divenire, ma la decisione dovrà essere presa al più presto anche perché le dimissioni sembrano essere sempre più imminenti e la necessità si fa impellente.