di Arturo Calabrese
Minuti di ordinaria follia nella serata di sabato ad Agropoli, nella piazza principale. L’aria di festa si sente, gli addobbi illuminati qualche ora prima danno il via ufficiale al Natale, qualcuno è ancora in giro in città sfidando le temperature rigide e qualche accenno di pioggia. Una cornice che è stata rovinata da alcuni atti violenza perpetrati da alcuni ragazzi ai danni di una coppia.
Tutto è ancora da valutare: le motivazioni, cosa sia successo, cosa abbia scatenato il branco. Ciò che però è accaduto nelle ore successive riflette precisamente la situazione che si sta vivendo in questo periodo nel Cilento. Mentre c’è chi tenta di focalizzare il problema, trattarlo, impegnarsi per risolverlo, c’è chi si vede attaccato e tenta di sminuire il problema parlando di brutta figura per la città.
Questo è uno degli aspetti dell’intervento del sindaco Roberto Antonio Mutalipassi sulla questione. «La nostra attenzione sul tema sicurezza è alta e lo stiamo dimostrando con i fatti – scrive sui social allegando una foto in cui appare sorridente e rassicurante – quello di ieri sera, in centro, è stato un caso isolato: una lite tra due persone, con alcuni amici intervenuti per sedare la stessa.
Le telecamere di videosorveglianza installate in loco hanno ripreso quanto avvenuto e permetteranno la corretta ricostruzione dei fatti, che è al vaglio dei Carabinieri, e l’identificazione dei protagonisti. Un atto assolutamente da condannare con decisione, ogni forma di violenza e tentativo di prevaricazione va condannato e stigmatizzato – e poi il passaggio – ma attenzione ad ingigantire ogni questione in maniera strumentale. Non fa bene alla città e all’immagine che ne deriva».
Parole che derivano da quanto scritto poco prima dal consigliere Raffaele Pesce che ha richiamato suoi interventi in consiglio comunale: «La mia richiesta sulla costituzione di un tavolo per la sicurezza è stata bocciata dalla maggioranza – dice – le interrogazioni sulla baby gang derise, inascoltata quella su altri atti frequenti in città. Gli episodi di criminalità e microcriminalità continuano. Adesso, ognuno deve fare la propria parte, nessuno escluso».
Alle frecciatine del primo cittadino, Pesce non ci sta: «Immancabile l’accusa di strumentalizzazione, la stavamo aspettando, come accaduto già per la sanità e il pronto soccorso, argomenti per i quali si parlò di “demagogia e strumentalizzazione” – scrive – o non si ha percezione della realtà, ed è grave, o la si ha e si “mette la polvere sotto il tappeto”, per incapacità, ed è oltremodo grave». Nel merito, interviene anche l’ex sindaco Adamo Coppola: «Ammettiamo che abbiamo un problema e affrontiamolo insieme – ragiona – è necessario un presidio dei nostri Vigili Urbani più costante, concentrato sulla tutela della sicurezza, senza disperdere le energie solo nella ricerca di multe e verbali a tutti i costi, solo per fare soldi, ai danni di automobilisti e di commercianti, che, tra l’altro, vivono un momento di crisi».
Insomma, la situazione agropolese non è molto semplice ma si tratta purtroppo di un fenomeno molto diffuso. Rimane il fatto che, ed è palese, manchino i controlli, forse anche per le poche risorse a disposizione delle forze dell’ordine.