Agropoli, 60mila euro per gli attraversamenti non a norma - Le Cronache
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Agropoli, 60mila euro per gli attraversamenti non a norma

Agropoli, 60mila euro per gli attraversamenti non a norma

Ammontano a circa 60mila euro oltre Iva gli interventi portati avanti dal Comune di Agropoli per quanto riguarda la realizzazione e la messa in opera degli attraversamenti pedonali. Una cifra sicuramente alta ma ben giustificata dall’utilità delle strutture apposte sulle strade cittadine il cui scopo è quello di evitare l’alta velocità dei veicoli a due e quattro ruote sul territorio comunale. Numerose quelle apposte in città ma se alcune hanno gli appositi scivoli per i disabili, per altre non si può dire lo stesso.

Le foto parlano chiaro: quegli attraversamenti pedonali rialzati alzano ulteriori barriere architettoniche, nonostante ci sia molta giurisprudenza che ne prevede l’abbattimento. Palazzo di Città, dunque, spende circa 60mila euro oltre iva per intervenire sul traffico, ma anche per creare nuove difficoltà ai cittadini disabili costretti su sedie a rotelle oppure a chi ha con sé un passeggino o ancora un anziano. Il sindaco Roberto Antonio Mutalipassi, sospeso dal Tar e poi reintegrato dal Consiglio di Stato ma in attesa del n14 novembre, ha anche più volte promesso ulteriori interventi risolutori ma essi non si sono mai concretizzati.

Tante sono state le richieste da parte dei cittadini e tra essi anche l’attivista per i diritti dei disabili Christian Durso che più volte ha sollevato il problema. L’amministrazione è però stata sempre sorda e i risultati sono sotto gli occhi di tutto. Addirittura, in un video promozionale pubblicato sui social, il Comune mostrava con orgoglio gli attraversamenti con tanto di barriere come se fosse un vanto. Grazie all’interessamento di Durso, era intervenuta anche la realtà #Vorreiprendereiltreno Onlus il cui scopo è quello di rendere accessibili i luoghi per tutti senza alcuna distinzione. L’obiettivo è eliminare tutte le barriere architettoniche andando anche contro la cosa pubblica e nel pieno rispetto delle leggi. Ma ad Agropoli ciò non avviene e si continua ad operare con strutture e infrastrutture non a norma.