Agro nocerino. Ex candidati e volti noti nell’ultimo progetto del Piano di zona, fioccano le denunce. Un esposto diretto in Procura ed uno dalla Dda di Salerno sul nuovo centro anti-violenza inaugurato qualche giorno fa ad Angri e gestito dal Piano di zona. Arriva da parte di una decina di ex dipendenti del piano di zona, l’ennesima denuncia nei confronti dell’ambito s1. Questa volta nel mirino c’è lo sportello anti-violenza inaugurato appena giovedì scorso. Si tratterebbe -secondo quanto si legge nell’esposto – dell’ennesima farsa al Piano di Zona s1. In particolare sotto accusa ci sarebbero i metodi con cui sono state scelte le persone per mettere in moto questo servizio finanziato con fondi regionali. Oltre ad una premessa sulla questione “mille proroghe” ai dipendenti assunti senza concorso (ma attraverso agenzia interinale), nella denuncia si parla della scelta, tramite short list, di una serie di professionisti. Infatti, con determina dirigenziale 175 del 2 marzo 2015 fu approvata una manifestazione di interesse per la costituzione di una short list di esperti per il conferimento di incarichi individuali per la gestione di attività finanziate da Fondi Regionali, Nazionali e Comunitari . Questa short list è stata aggiornata e pubblicata con determina 2357 del 10 novembre, proprio quando si era oramai in procinto di annullare il concorso del piano di zona. Subito dopo, con determina 2514 del 18 novembre 2015 vengono pescate da questa lista una sociologa e quattro psicologhe per il Centro Antiviolenza “Protezione Donna” di Angri con sportelli itineranti a Sarno e a Roccapiemonte. Si tratta di Anna Malinconico di Pompei, coordinatrice da 20mila euro in 11 mesi, Valeria Cioffi di Scafati per 15mila euro, Carmela Cuomo di Nocera Inferiore (ma operativa nel Lazio) per 15mila euro, Agnese Rocca per di Scafati per 15mila euro e Luisa Cajazzo di Angri per 10mila euro. Sedicimila euro circa invece per l’agenzia che si occupa della comunicazione, Alelio Graphic di Scafati. La premessa per dar vita a questa selezione, è stata la discriminante della “comprovata esperienza“. La prima professionista è Anna Malinconico (ex candidata Udc alle politiche scorse): direttrice dell’associazione Apeiron, affidataria di numerosi servizi per l’ambito nel corso degli anni, aveva già fatto domanda per la selezione pubblica ma aveva raggiunto solo venti punti ( il massimo era 40) nell’analisi dei titoli e dell’esperienza. Ex dirigente del settore Servizi al cittadino del comune di Gragnano, vice coordinatrice dell’ambito 14 nonché sociologa, già docente per corsi regionali: la professionista è stata selezionata dalla short list e coordinerà il progetto. Valeria Cioffi invece, psicologa scafatese si occuperà del supporto allo sportello: la professionista era nell’elenco iunior ed anch’ella al concorso non raggiungeva il massimo come punteggio ai titoli ma era 13esima. Tra loro poi c’è chi nell’elenco della short list figura con la “Classe di competenza non indicata” . In particolare Luisa Cajazzo: la professionista scelta dalla coordinatrice Maddalena Di Somma era anche candidata alle ultime elezioni ad Angri in sostegno a Giuseppe D’Ambrosio sindaco. La professionista era scesa in campo con la lista La nuova Angri ma non ce l’aveva fatta a conquistare uno scranno in consiglio. Nel corso del ballottaggio ad Angri poi, D’Ambrosio aveva fatto un accordo (ora siede in Giunta) con il sindaco Cosimo Ferraioli che è uno dei membri del tavolo di coordinamento istituzionale dell’ambito s1. Infine una delle esperte selezionate, non risulta iscritta all’ordine degli psicologi della Campania, ma in quello del Lazio: si tratta di Carmela Cuomo che tra l’altro sarebbe l’unica a non aver prima tentato di partecipare al concorso come psicologa. Lo sportello è finanziato dalla Regione Campania che ne ha anche definito le caratteristiche nel Catalogo Regionale e aveva stabilito la sede, ora modificata appena dopo all’ok al finanziamento. Tra i primi dubbi paventati nella denuncia c’è quello relativo alla presenza di sole psicologhe nel centro e non altre professionalità, come prevede la norma. Poi c’è la questione costi: per 11 mesi saranno spesi 94mila euro circa solo per il personale. Ma, a dire il vero la spesa potrebbe anche andare oltre visto che sono stati previsti anche contratti esterni, da parte di chi ha avuto il servizio in affidamento.
I nomi degli assunti
tramite agenzia interinale
al Piano di zona
Non è passato molto tempo da quando il piano di zona aveva emesso l’avviso lampo: “Accordi territoriali di genere”.
Il 31 ottobre 2014 il piano di zona aveva infatti pubblicato per ben 6 giorni un avviso pubblico con cui selezionare diverse figure all’ambito s1.
Bisognava creare una equipe di esperti per rimettere in moto il piano. In quella occasione erano arrivate 19 candidature ed erano stati selezionati volti vecchi e nuovi dell’ambito s1.
Curioso vedere le riconferme. In primis Roberta Iovine, moglie dell’assessore di Scafati, Diego Chirico. In quel bando rispuntò Anna Malinconico, poi la candidata Antonella Esposito già presente pure nell’ultima short list di Scafati Solidale così come Arturo Lombardo, altro nocerino insider dell’ambito già dai tempi di Porfidio Monda, e Giuseppina Di Leva originaria di Pompei e membro dell’Apeiron.
Anche Michelangelo Ambrunzo, scafatese già assunto con agenzia interinale nel 2013 a Scafati Solidale, era rientrato in questo “nuovo” progetto.
Contratto a progetto anche per la psicologa nocerina Rita Arnone (prima nel concorso sospeso) e Marco Merchione, scafatese referente dell’associazione Apeiron.
Sempre per l’associazione Apeiron spuntava anche Ettore Malinconico, fratello di Anna Malinconico.
Rientravano nel progetto anche l’altra veterana del piano di zona, Annamaria Romano di Sant’Egidio del Monte Albino e Rossella Coppola: anche lei già assunta tra le polemiche attraverso agenzia interinale qualche mese fa nel 2013. Infine erano stati assunti nel progetto anche Aniello De Filippo e Mariagiovanna Squillante, ex candidati alle elezioni amministrative di Sarno 2013.