È in programma questa mattina la cerimonia del disvelamento della nuova insegna dell’aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi e del Cilento, che ufficializza il cambio di denominazione del secondo aeroporto della Campania. Lo comunica una nota di Enac – Gesac. L’appuntamento rappresenta anche l’occasione per fare il punto, a un anno dall’avvio dei primi voli di linea sullo scalo di Salerno, sulla crescita del sistema aeroportuale campano e sulle prospettive di sviluppo a favore dell’economia, del turismo e dell’industria del territorio. Intervengono all’evento Carlo Borgomeo, Presidente Gesac e Assaeroporti; Pierluigi Di Palma, Presidente Enac; Tullio Ferrante, Sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; Antonio Iannone, Sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti; Vincenzo De Luca, Presidente Regione Campania. Conclude i lavori Edoardo Rixi, Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. In occasione della cerimonia, verrà anche firmata l’Ordinanza del Direttore Territoriale Campania Enac, Carlo Marfisi, relativa alla denominazione dell’aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi e del Cilento. «Un primo passo importante, ma il nostro territorio resta isolato». Alla vigilia dello svelamento ufficiale della nuova insegna dell’aeroporto di Salerno, Alessandro D’Angiolillo, rappresentante di Fratelli d’Italia – Coordinamento Cilento Centrale Cirielli Presidente, interviene per esprimere soddisfazione per la scelta del Ministero delle Infrastrutture ma anche per richiamare l’attenzione sui nodi ancora irrisolti per il territorio. «Siamo orgogliosi che finalmente il Cilento entri di diritto nella denominazione ufficiale dell’aeroporto – dichiara D’Angiolillo – un riconoscimento che il nostro territorio attendeva da anni e che porta visibilità alla nostra vocazione turistica e agricola. Voglio esprimere un sincero ringraziamento al senatore Antonio Iannone, che con il suo impegno all’interno del Ministero ha permesso di raggiungere questo risultato importante». Ma, avverte: «Questo è solo il primo passo. Senza interventi concreti sulle infrastrutture, il Cilento rischia di restare prigioniero delle sue criticità storiche: ogni estate la SS18 Cilentana diventa un imbuto, con file chilometriche da Battipaglia ad Agropoli che rendono quasi impossibile raggiungere le nostre località balneari. Anche le strade interne alternative, come la Aversana e quelle verso Eboli, soffrono le stesse criticità e non offrono soluzioni adeguate». «Non possiamo accontentarci di una targa all’aeroporto: servono opere concrete per migliorare l’accessibilità del nostro territorio. Per questo chiediamo che la cosiddetta Strada del Parco, già progettata dall’Ente Parco del Cilento, sia inserita nella programmazione triennale delle infrastrutture e finanziata anche con i fondi del PNRR. Servono circa 300 milioni di euro, ma è una cifra necessaria per dare ossigeno a un’area che rischia di spopolarsi e per valorizzare la nostra offerta turistica», aggiunge D’Angiolillo. Il Cilento – conclude – merita infrastrutture e servizi all’altezza della sua bellezza. Siamo certi che, così come ha fatto per la nuova denominazione dell’aeroporto, il senatore Iannone saprà farsi portavoce anche di questa ulteriore e indispensabile battaglia».





