Pina Ferro
Foro di Salerno in lutto per la scomparsa improvvisa dell’avvocato Giuliana Scarpetta. Estroversa, appassionata e sanguigna, Giuliana Scarpetta era uno dei nomi pìù conosciuti nel foro di Salerno. La penalista salernitana è venuta a mancare nel pomeriggio di ieri. Era da qualche mese che non la si vedeva in Tribunale. Una lunga carriera alle spalle. In passato aveva collaborato anche alla cattedra di procedura penale con il professore Andrea Dalia. Ma Giuliana Scarpetta era anche nota come l’avvocato dei casi riaperti. Il suo nome resterà legato per sempre al processo per la morte di Elisa Claps. Fu grazie alla sua tenacia che le indagini su un caso irrisolto per circa 17 anni anni fu riaperto e anche concluso, così come l’avvocato Scarpetta aveva sempre immaginato. Grazie agli elementi raccolti la procura generale di Salerno riavviò le indagini sull’omicidio di Elisa Claps, la 16enne studentessa potentina scomparsa nel 1993 e il cui corpo venne ritrovato nel 2010 nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità di Potenza. E l’uomo che Scarpetta aveva sempre accusato di quel delitto, Danilo Restivo, fu condannato a 30 anni di carcere, pena confermata anche dalla Cassazione. Il nuovo obiettivo era quello di arrivare, dopo sei anni dalla scomparsa, a capire cosa fosse accaduto quel luglio del 2007 e accertare dove siano almeno i corpi della signora Enza Memoli e del domestico indiano. La richiesta di riapertura delle indagini, con l’utilizzo dei nuovi strumenti offerti dalla tecnologia, l’avvocato Scarpetta la rese pubblica poco meno di un anno fa dagli studi della trasmissione Rai “Chi l’ha visto”, che del caso Memoli si è occupata più volte. E successivamente le telecamere della trasmissione tornarono a Salerno. «E’ una grande perdita – dice Gildo Claps, fratello di Elisa – l’avvocato Scarpetta prima di tutto era una grande amica. Per noi si è spesa in modo straordinario, sostenendoci anche sotto il profilo umano». E’ stato proprio Gildo ad informare la mamma Filomena Iemma, che è scoppiata in lacrime. «Eravamo diventati di famiglia – aggiunge Gildo – per noi è un dolore immenso” «Mi rattrista molto quanto è accaduto, la notizia mi ha raggiunto del tutto inaspettato. – Ha affermato il presidente della Camera Penale di Salerno Michele Sarno – In questo momento di dolore sono molto vicino ai figli, ai quali rimane il testimone della passione che Giuliana aveva nell’esercizio della sua professione. Molto spesso siamo propensi a ricorrere a frasi di circostanza, in questo caso tutte le attestazioni di stima sono frutto di un lavoro continuo e di un grande senso di abnegazione e di passione dell’attività professionale. Io ho avuto l’onore di conoscere Giuliana Scarpetta e di difendere insieme a lei, in vari processi. e posso dire che ha dimostrato negli anni che cosa significa essere avvocato. Per me Giuliana Scarpetta non era un avvocato, era l’avvocato: ha dimostrato sempre una gentilezza e una disponibilità straordinaria quando io, leggermente più giovane, mi avvicinavo alla professione, lei non mi ha mai fatto sentire a disagio nelle aule di tribunale. Oggi preferisco che non prevalga il dispiacere, voglio che invece prevalga il ricordo della sua vita: questo è il vero modo per celebrare questa donna straordinaria. È stata sempre al centro dei grandi processi che hanno coinvolto l’ambiente salernitano». L’ultimo saluto all’avvocato dei Cold Case questo pomeriggio alle ore 16 nella chiesa dell’Annunziata nel centro storico di Salerno.