MILANO – Il mondo del calcio è in lutto. Mino Raiola, agente di alcuni tra i migliori calciatori del mondo e uno dei re riconosciuti del calciomercato, è morto ieri mattina a Montecarlo dove abitava. Malato da qualche mese, era stato operato d’urgenza al San Raffaele di Milano, ma non si era mai ripreso del tutto. Nato a Nocera Inferiore il 4 novembre del 1967, si era affermato come procuratore in Olanda, dove aveva cominciato a occuparsi della gestione di alcuni calciatori ed era riuscito a farsi un nome anche in Italia grazie alla sua intermediazione nei trasferimenti di Stefan Jansen e Michael Ferrier alla Salernitana nell’estate del 1995, quando fu liberalizzato l’ingaggio dei calciatori stranieri anche nelle altre categorie grazie alla famosa legge Bosman. Per Jansen e Ferrier non fu però un’esperienza felice: il primo collezionò 16 presenze ed un solo gol, mentre il secondo solo 4 spezzoni prima di essere ceduto al Catania a gennaio. LA VITA Carmine Raiola, conosciuto da tutti come Mino, nasce a Nocera Inferiore il 4 novembre del 1967. Quando ha un anno di vita la sua famiglia si trasferisce in Olanda, ad Haarlem, per dedicarsi alla ristorazione. Fin da giovanissimo aiuta i genitori facendo il cameriere, attività che non gli impedisce di diplomarsi al Liceo e iniziare a frequentare la facoltà di Giurisprudenza. E attività che, complice una battuta di Mihajlovic, lo segnerà per sempre con il soprannome di “pizzaiolo” anche se, come dirà in seguito lui: “Non ho fatto una sola pizza in vita mia. Non so nemmeno come farla. Ma ho portato molte pizze agli ospiti del ristorante dei miei genitori“. Dotato di un’intelligenza fuori dal comune, è particolarmente portato all’appredimento delle lingue (addirittura 7 quelle conosciute: italiano, olandese, inglese, tedesco, spagnolo, francese e portoghese). La passione per il calcio lo porta, dopo aver giocato nelle giovanili dell’Haarlem, a diventarne responsabile a 20 anni prima di ricoprire la carica di direttore sportivo del club olandese e fondare una società di intermediazione. Da lì prende il via la sua carriera nel mondo dei procuratori di calcio. IL PROCURATORE PER ECCELLENZA La svolta arriva nel 1992 quando porta Bryan Roy al Foggia, un anno prima di fare da mediatore nella trattativa tra Ajax e Inter per Dennis Bergkamp e Wim Jonk. Nel 1995 favorisce il passaggio alla Salernitana degli olandesi Jansen e Ferrier. Diventa agente Fifa e fonda la società Sportman, con sede a Montecarlo. Inizia così la scalata al calcio di massimo livello con la procura di campioni come Nedved, Ibrahimovic, Pogba, Balotelli, Verratti, Donnarumma, de Ligt e Haaland. Secondo Forbes Raiola, nel 2020, si piazza al quarto posto al mondo tra i procuratori con un fatturato da 84,7 milioni di dollari avendo chiuso affari per 847,7 milioni di dollari. Non particolarmente amato dai dirigenti dei club, ha fatto la fortuna sua e dei suoi assistiti e resterà per sempre nella storia del calcio internazionale.
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