di Olga Chieffi
Ad un mese dalla scomparsa di Antonio Florio, il ricordo fa rivivere l’Uomo, il Maestro, l’Amico. Ancora attoniti per l’improvvisa perdita di una persona che ha saputo attraversare tanti mondi, frequentare liberamente tante “categorie” umane, proprio perchè rimasta semplice, schietta e sincera, per essere stati privati inaspettatamente di un uomo che ci voleva bene, con il quale si è condivisi momenti che sono patrimonio di un’umanità che cresce e migliora, attraverso un’azione etica che è quella della musica, delle arti, ma anche del puro gioco, del convivio, del sorriso, non riuscendo a scorgere sino in fondo cosa si nascondesse nella filigrana di un evento, che proiettava dinanzi ai nostri occhi il profilo temibile della morte, oggi, potremo affermare che Antonio, continua attraverso noi tutti, che siamo stati da lui indelebilmente “segnati”, ad attuare il suo messaggio di onestà e fiducia nel futuro, di abnegazione severa verso l’arte e lo studio e di assoluta generosità per il prossimo, che ha costituito il suo vero patrimonio spirituale, sensibile alle esigenze e ai piccoli dettagli della personalità altrui, spesso passando sopra se stesso per soddisfare le richieste non espresse di chi gli stava accanto, per garantire loro una cornice di bellezza e di emozioni gradevoli.
Ecco, allora, cosa ammiriamo in Tonino, un’intelligenza infinitamente mescolata, che oggi non oppone alcun ostacolo a folgoranti identificazioni, che ci spingeranno, nel ricordo dei suoi insegnamenti e delle sue azioni, verso nuove meraviglie. La cattedra di Matteo accoglierà nella persona di Don Michele Pecoraro e di Don Antonio Toriello, le celebrazioni della Messa di Trigesimo, alle ore 18.