di Brigida Vicinanza
«Ancora una volta siamo quasi costretti a scendere in piazza per fermare la tragedia dell’inquinamento. Ancora una volta non possiamo fermarci e denunciamo la morte per la seconda volta delle nostre vittime». Il Comitato salute e vita scende nuovamente in piazza domani, in un corte per dire “basta” all’inquinamento ma soprattutto per sensibilizzare gli animi sulla questione delle Fonderie Pisano affinché si possa muovere qualcosa per la delocalizzazione che fino ad ora pare essere allo “stop”. Intanto il Comitato non si ferma e scrive una lettera di denuncia al Governatore Vincenzo De Luca per chiedere di essere ascoltati. E’ in programma domani pomeriggio dunque il corteo per sollecitare la cittadinanza dopo la riapertura dell’opificio di Fratte. Nel frattempo anche la Magistratura continua a fare il suo lavoro. Resta in piedi, infatti, l’inchiesta della Procura di Salerno sugli effetti dell’inquinamento prodotto dalle Fonderie Pisano e le morti sospette avvenute negli ultimi anni fra i vicini centri della Valle dell’Irno. «Nelle ultime settimane sono state acquisite ulteriori testimonianze ed è stata aggiornata la lista delle morti sospette», la rivelazione del presidente del comitato “Salute e Vita”, Lorenzo Forte, che ieri mattina ha spiegato le finalità del corteo di sabato. La manifestazione del weekend sarà soltanto uno dei tanti passi che il Comitato vorrebbe intraprendere: domani pomeriggio, infatti, scatterà una nuova raccolta firme per produrre un esposto-denuncia in Procura che raccolga le segnalazioni di polveri nere ed inquinanti ritrovati dopo la riapertura del sito. Un corteo che vedrà un “gemellaggio” con Taranto, dove durante la mattinata si terrà una marcia anti-veleni e contro l’Ilva. Una battaglia sposata anche dai genitori degli alunni delle scuole Giacomo Costa e Medaglie d’Oro, preoccupati dalle segnalazioni continue di inquinanti nella zona degli istituti. «Questo corteo vuole essere anche una risposta alla politica dopo l’incontro tenuto in Comune fra i rappresentanti dell’amministrazione e la proprietà Pisano. E’ stato annunciato l’acquisto dell’area per la delocalizzazione ma sappiamo che di concreto non c’è nulla. Se il Governatore non risponderà alle nostre sollecitazioni, la prossima manifestazione la terremo sotto Palazzo Santa Lucia». A breve, intanto, probabilmente verso metà del prossimo mese, per i Pisano scadrà il termine ultimo per la revisione dell’Aia dopo le prescrizioni presentate alle Pisano dalla Regione Campania: la proprietà dovrà presentare l’integrazione richiesta alla documentazione. Ultima chance per lo stabilimento di via dei Greci, in quanto non potrà più avere proroghe per ulteriori integrazioni e per il superamento di altre criticità che potrebbero essere segnalate oppure no.