di Erika Noschese
Abbassare le tasse, rivoluzione burocratica e riforma della giustizia. Sono questi i tre temi principali che porta avanti il coordinatore unico nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani ieri ad Angri per partecipare alla manifestazione del coordinamento cittadino e di quello provinciale di Forza Italia tenutasi presso la Casa del Cittadino. “Il lavoro è lo strumento per il grande riscatto del sud, della Campania, la regione più importante del Mezzogiorno d’Italia che deve svilupparsi, puntare sulla crescita delle imprese che hanno bisogno di infrastrutture moderne per rendere più competitivo il territorio che offre un capitale umano straordinario, lo ha offerto a tutta l’Italia in passato e deve continuare ad offrirlo oggi – ha dichiarato Tajani – Dobbiamo però permettere ai nostri giovani di rimanere a casa loro, a vivere dove sono nati ma dobbiamo formarli bene; le possibilità di lavorare ci sono ma bisogna puntare molto sulla formazione di questi giorni che rischiano di non trovare lavoro. Poi, bisogna abbassare le tasse, se vogliamo aiutare le imprese; dobbiamo evitare che vengano tassati tutti i premi che vengono dati ai lavoratori; bisogna fare una vera rivoluzione burocratica; bisogna fare una vera riforma della giustizia, dobbiamo fare di più perché se non si risolvono questi tre problemi non ci sarà un clima favorevole alle imprese e senza impresa non c’è lavoro, di conseguenza non c’è dignità né la libertà. I meridionali hanno nel loro cuore questo valore: la dignità e noi faremo in modo che tutti i meridionali, i campani, ogni donna e uomo della Campania possa tirare fuori ciò che ha dentro di sé e realizzare il suo sogno”.
Il coordinatore unico degli azzurri ha ribadito la posizione del partito in merito al Reddito di Cittadinanza: “Lo Stato deve metterlo nelle condizioni di poterlo fare, chi è in condizione di grande povertà deve essere aiutato, non siamo contro il principio del Reddito di Cittadinanza ma va dato solo a chi ne ha bisogno, bisogna aiutare i pensionati, i disabili e gli invalidi ai quali va data una pensione di almeno mille euro al mese”, ha aggiunto. Tajani ieri mattina ha fatto tappa a Napoli e, in collegamento telefonico vi era anche il Cav Silvio Berlusconi, impossibilitato ad essere presente fisicamente perchè, ha detto, “colpa dei tempi troppo stretti di questa campagna elettorale che mi hanno costretto a fare una scelta drastica. Quella di privilegiare i media per raggiungere il maggior numero possibile di italiani in sole tre settimane”. “Non potevo non essere con voi – l’esordio del Cavaliere che, costretto a collegarsi tre volte a causa dei capricci della linea, ironizza addebitando la problematica agli avversari politici – almeno con questa telefonata. Avrei voluto essere a Napoli di persona, per la verità. Se c’è un posto nel quale sarei voluto venire, questo è Napoli. Non solo per la straordinaria accoglienza che ho sempre trovato, ma perché mi sento davvero un napoletano nato al Nord”. “Sarei voluto venire a Napoli – aggiunge il Cav entrando nel merito dell’agone politico – anche per un altro motivo: Napoli è il simbolo delle contraddizioni del Mezzogiorno, che poi sono le contraddizioni dell’Italia. E’ una città splendida, colta, piena di storia, che ospita eccellenze scientifiche. Al tempo stesso è una città con interi quartieri abbandonati al degrado, una città che non riesce a risolvere neppure problemi banali come la raccolta dei rifiuti”.